Il conte di Agolada. Vivere in una magione portoghese del XVIII secolo

Stili di vita lussuosi

Per chi si imbatte per la prima volta in questo blog: il racconto che segue è la continuazione di un lungo viaggio iniziato a Torino più di due mesi fa. Quello che descriviamo è un esperimento sociale, che a qualcuno potrebbe sembrare estremo: vivere e viaggiare senza utilizzare denaro. Se siete interessati a questa storia potete cominciare a leggerla da qui. Il nostro viaggio, al contrario di ciò che si può pensare, non è affatto estremo, o radicale. Grazie ad alcuni espedienti che abbiamo descritto nei post precedenti, viviamo delle vite tutto sommato normali, anche senza usare soldi: ci manteniamo puliti, mangiamo bene, frequentiamo nuove persone e facciamo tantissime nuove amicizie. Nel racconto che segue, vi parliamo della nostra esperienza nella casa di un ricco conte portoghese!

Ultimo successo in autostop

Il lunedì successivo alla settimana trascorsa a Lisbona, Pedro, il marito di Eduarda, ci ha caricati in macchina e condotto fuori dalla città, in un punto che si è rivelato perfetto per fare l’autostop e arrivare puntuali alla destinazione successiva. Qui di seguito la mappa della nostra ultima avventura on the road.

Grazie Pedro per aver avuto il buon cuore di portarci fuori dal centro di Lisbona! 🙂

Dalle stelle alle stalle

Vi scriviamo da un posto davvero incantevole. Siamo a Coruche, ospiti all’ “Herdade de Agolada de Cima“. L’Herdade (in italiano, “fattoria”) è una proprietà di ca. 900 ettari (!!), al centro del quale c’è un’enorme magione appartenente ad un conte portoghese. Ci siamo già messi ad esplorarla tutta e qui sotto vi facciamo vedere le foto. Questa casa è ancora piena di misteri per noi. Porte nascoste, camere segrete, corridori che sembrano non finire mai… 😅

Oltre alla tenuta nobiliare, ci sono piccole casette piene di stanze che fungono da ostello, compresa la casa dei volontari, dove alloggiamo noi.

Stili di vita lussuosi
La casa dei volontari

Abbiamo scelto questo posto perché cercavamo una situazione completamente diversa da quella di Lisbona. Abbiamo sentito il bisogno di far parte di una squadra e di conoscere altri ragazzi come noi, giovani viaggiatori da tutto il mondo.

Stili di vita lussuosi
Gli alloggi dei cacciatori, dei volontari wwoof e degli ospiti.

Incoerenze

Ora siamo ospiti di un ricco conte portoghese. Un signore che non abbiamo avuto il tempo di conoscere bene perché sempre via dalla sua proprietà, ma che presumiamo viva di rendita perché possiede spazi e terreni… oltre ogni immaginazione. Uno sfoggio di ricchezza immorale, se ci consentite, in un mondo dove ci sono ancora milioni di persone che non hanno casa o muoiono di fame. E allora perché siamo venuti qui?

La descrizione della casa del conte e le sue attività promettevano bene. Nel loro profilo workaway si parla di atmosfera internazionale e vita comunitaria. Forse questa descrizione è solo un modo per  questi ricchi signori di ottenere manodopera gratuita?

Messi da parte dubbi e perplessità abbiamo deciso di dare una possibilità a questa esperienza. Oltre a questo, chi non ha mai sognato di vivere, almeno per un po’ di tempo, come un principe, un conte o un ereditiere? Dobbiamo ammetterlo: a noi quest’ambiente ha sempre affascinato, forse proprio perché siamo stati influenzati dalla nostra società materialista. Ad ogni modo, ora siamo liberi e vogliamo utilizzare questa libertà per sperimentare più stili di vita possibile. Ecco perché abbiamo chiesto di essere ospitati qui.

Comunità ritrovata

All’Herdade abbiamo ritrovato la tanto agognata atmosfera comunitaria (che abbiamo già sperimentato in posti come quelli di Clara o Agnes). Lavoriamo qui come factotum, assieme ad altri giovani volontari. Da queste parti, quelli come noi, si chiamiamo workawayers, dall’omonimo sito di volontariato e ospitalità. In questi giorni abbiamo pulito, riordinato, addobbato, lucidato, verniciato, riparato, costruito, ecc ecc. Abbiamo anche allestito un enorme salone e un grande gazebo per celebrare un’imminente festa di matrimonio.La casa del conte

Lo scambio di volontariato

Diamo una mano per 5 ore al giorno, ore che non pesano troppo sulle nostre spalle perché lo spirito e il lavoro di squadra con gli altri volontari rendono tutto quanto molto appassionante. Questo è proprio ciò che ci aspettiamo dalla nostra avventura, ovvero la compagnia di nuovi amici, in un ambiente circondato dalla natura, e un po’ di sano movimento fisico. Qui ci sono anche molti animali, una piscina, un lago e delle biciclette.

Volontari versus dipendenti

Anche gli impiegati di questa piccola “reggia”, nonostante le voci che girano tra i volontari, sembrano piuttosto amichevoli. Noi siamo vegetariani e in questo posto, frequentato soprattutto da cacciatori, la maggior parte dei piatti prevede carne: ogni tanto rimaniamo delusi quando ci vediamo serviti con il solito primo di minestra e insalata (mentre gli altri si abbuffano di carne e pesce). Se passeggiate di mattina qui alla Herdade de Agolada potete subito capire chi lavora per soldi e chi no; l’impiegato, lo vedi correre, affannarsi, sudare, svolgere lavori manuali, anche sotto il sole cocente; il volontario è più rilassato, si prende spesso pause per una sigaretta o un caffè, svolge il suo lavoro bene, ma con tranquillità.  Anche il tempo libero non manca; mentre i volontari ad una certa ora staccano, gli impiegati continuano a lavorare. Vivere così tutti i giorni, in un posto fantastico, con una buona compagnia. Non è affatto male.  Ora torniamo al lavoro, c’è una festa di matrimonio da organizzare. Ve ne parliamo nel prossimo aggiornamento di viaggio.





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Siamo due ragazzi di Torino che hanno deciso di prendersi del tempo per esplorare l'Europa, senza limiti, senza piani e soprattutto... senza soldi! Ce la faremo? Seguite la nostra avventura!

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