Viaggiare senza spendere soldi: il vero “prezzo” da pagare.

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I nostri zaini di viaggio

La realtà di un viaggio senza soldi – Buongiorno gente! In questi giorni ci siamo ritrovati a passeggiare per le vie della nostra bellissima città di Rivoli, dove entrambi siamo nati. Camminavamo nella piazza principale quando, davanti ad una agenzia di viaggi, abbiamo visto un cartello pubblicitario che ci ha fatto sorridere. Diceva:

Viaggia a Lisbona, 6 giorni a partire da 680 euro“.

La pubblicità è proprio al centro della vetrina e l’inserto mostra le foto di alcuni posti di Lisbona che abbiamo visitato anche noi durante il nostro soggiorno in questa città. Ci siamo guardati sorridendo perché abbiamo soggiornato a Lisbona senza spendere una lira, ma…

Ci siamo sentiti orgogliosi, certo, tuttavia non possiamo negare che abbiamo comunque dovuto pagare un prezzo: in termini pratici, Lisbona ci è costata 5 ore di volontariato al giorno presso una famiglia del posto. Dunque, in un certo senso, non è stata un’esperienza gratuita. Potrebbe persino risultare, forse, che vivere con il baratto è più sconveniente che vivere con il guadagno monetario tradizionale. Se guadagni 10€ all’ora, con tre ore di lavoro puoi permetterti di visitare una qualsiasi città Europea, (per lo meno accontentandoti di dormire in un ostello e comprando cibo nei supermercati).

Ma non è questo il punto.

Turismo VS Volonturismo

Fare turismo è qualcosa di totalmente diverso dall’esperienza di viaggio e di vita che abbiamo voluto sperimentare noi. In una vacanza tradizionale, per esempio, difficilmente riusciamo a vivere in maniera autentica la cultura locale. E fare amicizia con la gente del posto.

In fin dei conti, che senso ha andare in posti così lontani se poi continuiamo a vivere alla stessa maniera di sempre?

Con la formula del baratto, le cose sono state differenti: grazie allo scambio di volontariato abbiamo vissuto nelle case della gente del posto, cucinato e pranzato assieme a loro, dormito con loro, condiviso la quotidianità assieme a loro. Non ci siamo fatti mancare le passeggiate turistiche, né la degustazione dei prodotti locali ma abbiamo soprattutto vissuto uno stile di vita nuovo in compagnia di “guide turistiche” autentiche: la gente del posto.

Il nostro viaggio senza soldi ci ha portato a casa di downshifters, obiettori di crescita, changemaker, eco-villaggisti, gente che vive in campagna o che vive in castelli. Gente che vive in case costruite nella roccia e gente che ha mollato tutto per vivere una vita meno frenetica.

Si è trattato di una vera e propria esperienza di vita. Un esperienza che non si può “comprare con il denaro”.

Liberi? Sì, ma solo fino ad un certo punto.

Tuttavia, dobbiamo ammetterlo, si è trattato sempre di una situazione di limitata libertà perché, non potendo spendere soldi, non siamo mai stati completamente liberi di muoverci come volevamo. Dovevamo sempre seguire qualche regola.  Le regole della famiglia, in primis: tornare a casa in orari ben precisi, rispettare le varie norme di convivenza, le mansioni da svolgere, ecc. I viaggi in autostop sono sempre stati molto lunghi e il nostro destino è dipeso dalla bontà delle persone.

La realtà di un viaggio senza soldi…

Il viaggiatore lento deve “rassegnarsi”. Accettare l’ambiente nuovo in cui si muove, un ambiente diverso, fatto di costumi, regole, limitazioni, differenze, sorprese anche negative, che a volte, anzi spesso, non si possono prevedere. Non è lui il protagonista. Non viene servito né riverito, ma avviene piuttosto il contrario. In fondo è giusto così: quando vai a casa degli altri devi rispettare le loro regole, accettare o per lo meno rispettare il loro punto di vista. Vivere come vivono loro, non come ti aspetti di vivere tu. Poi c’è l’imprevedibilità. Il viaggiatore lento non ha mai davvero la situazione sotto controllo, non sa mai cosa l’attende. L’imprevedibilità rende il viaggio più avventuroso ed autentico. Tuttavia non tutti gli imprevisti si rivelano piacevoli.

Non per tutti?

Vi abbiamo presentato un modo di viaggiare alternativo: affascinante, sì, ma scomodo. Spensierato, certo, ma anche precario. Formativo, senza dubbio, ma anche faticoso. In questo senso – forse – non è per tutti.  Alla fine, ognuno di noi sceglie di viaggiare come vuole. Abbiamo tutti obiettivi diversi nella vita così come nel viaggio che scegliamo di compiere.
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Il mito del denaro

Abbiamo viaggiato senza soldi perché volevamo sfatare il mito che senza denaro non si può fare nulla.
Vivendo questa lunga avventura moneyless abbiamo cercato di dimostrare (soprattutto a noi stessi) che anche senza denaro si può andare lontano! I soldi, certamente, sono uno strumento utile per ottenere e scambiare beni e servizi: però, non sono l’unico mezzo, ce ne sono tanti altri. Ci sarà sempre qualche espediente che potremo utilizzare per bypassare l’ostacolo degli impedimenti economici e realizzare i nostri sogni, anche senza essere ricchi.

Semplificare la propria vita

In un mondo che funziona con il denaro è certamente difficile vivere senza soldi (anche se c’è sempre qualcuno che ci prova e non sembra cavarsela male). Il nostro esperimento sociale ha però voluto lanciare un messaggio: vivere con meno significa, spesso, vivere meglio. O per lo meno, più profondamente. In un mondo che è diventato molto materialista, consumista, individualista e il denaro sembra essere una divinità assoluta, vogliamo fare ricorso alla sobrietà come strumento di liberazione. Avere meno bisogni, significa avere meno necessità di soldi. Essere meno dipendenti dal denaro significa essere più liberi. Consumare e comprare meno significa anche ridurre acquisti inutili, quindi anche sprechi, rifiuti, inquinamento.
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Dare priorità ai sogni

Tutti quanti hanno un paio di sogni nel cassetto e magari non sempre coincidono con la corsa al posto di lavoro, la carriera, diventare ricchi, o altre cose cui siamo stati condizionati fin di piccoli. La nostra esistenza è breve (“l’arte invece richiede tempo”  diceva Seneca nel suo De Brevitate Vitae). Perché sprecarla rincorrendo oggetti, simboli materiali, soldi, quando ci sono tante esperienze da vivere,  tante scoperte da fare, tanti viaggi da compiere? 

Il tempo è un dono prezioso,  non possiamo permetterci di sprecarlo. Dovremmo sempre cercare di dare priorità ai nostri sogni, anche se non è un compito facile. 


Continua a leggere 🔍

Roberta e Simone: il viaggio senza spendere soldi (dall’inizio). 🔼
Il viaggio di ritorno: Portogallo-Italia, tre giorni in autostop. ⏮️

Domande degli amici e dei lettori. Nei post successivi discutiamo sul viaggio senza soldi. ⏭️





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Siamo due ragazzi di Torino che hanno deciso di prendersi del tempo per esplorare l'Europa, senza limiti, senza piani e soprattutto... senza soldi! Ce la faremo? Seguite la nostra avventura!

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