In bicicletta da Torino fino in Islanda. Intervista con Gabriele Saluci

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Oggi vi vogliamo presentare un Viaggiatore con la V maiuscola. Si chiama Gabriele Saluci ed è un ragazzo come tanti se non fosse che ad un certo punto della sua vita ha deciso di prendere la bicicletta e partire per un viaggio lunghissimo… da Torino fino in Islanda! Lo abbiamo intervistato per conoscerlo meglio e per saperne di più sulla sua filosofia di viaggio.

Ciao Gabriele raccontaci un po’ chi sei:

Torino Islanda in bicicletta, pedalere, viaggi in bici, cicloturismo, slow travelCiao e grazie per l’invito! si dice così, no?
Sono Gabriele, alcuni mi chiamano Gabriele Saluci. Scrivo qui non perché sono simpatico, ma sicuramente per il discorso dei miei viaggi… Beh, amo viaggiare e questa cosa, oltre a una passione, sta diventando il motivo per cui vivo.
Nella vita reale, quella in cui non ti capitano ogni giorno cose incredibili da raccontare -quando non viaggio insomma, per pagarmi i viaggi, scrivo, dirigo e a volte interpreto degli spot, dei documentari e altri tipi di video per quotidiani, istituzioni e per chi altro me lo chiede. Sotto questo punto di vista quest’anno è stato un anno molto impegnativo. Fare video è un’altra mia passione per cui lavoro con molto piacere; pensa che quasi ogni mio viaggio è “corredato” da un video.
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Da cosa nasce la tua passione per i viaggi?

Le passioni capita di scoprirle per caso: uno fa una cosa e se ne innamora talmente tanto da immergercisi giorno e notte, fino a quando non è soddisfatto e, solitamente non lo è mai. Non è il mio caso, almeno per la prima parte di quello che ho detto prima… I miei genitori, due persone dalla mentalità molto aperta, avendo le vacanze estive libere dal lavoro, mi hanno trascinato in camper su e giù per l’Europa; a 16 anni avevo già visto tutto quello che c’era da vedere nel nostro continente. Da allora ho iniziato a viaggiare per i fatti miei a piedi, in autostop, in bici, in skateboard e come capita; nell’anno appena concluso ho pedalato per 6000Km dall’Islanda al Marocco.
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Sul tuo sito, abbiamo letto che hai affrontato un viaggio lunghissimo da Torino fino in Islanda. Ci racconti di questa avventura?

Riuscirci non è stato facile, ma nemmeno così tanto difficile come si crede, basta mettersi sulla sella e pedalare, di sicuro arriverò da qualche parte -ho pensato. Le uniche cose che possono fare paura sono il deserto e la solitudine; ma in fondo, ognuno di noi è più grande di queste due cose e per scoprirlo basta poco. Lascio al mio docu-racconto il compito di narrare la mia storia.
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Durante quel periodo, non ti sei mai trovato in difficoltà?

Si, ogni giorno era una sfida. Il problema è che da casa si pensa a un mucchio di imprevisti e alle difficoltà raccolte in un solo pensiero: la tenda regge? il cibo basta? la bici mi molla? Mi rapiranno? E se mi venisse un colpo nel bel mezzo del deserto vulcanico? La verità, che si capisce in viaggio, è che gli imprevisti capitano, e capitano uno alla volta o un paio al massimo e, nel momento in cui capiteranno, la soluzione sarà sempre a portata di mano, la maggior parte delle volte sarà inaspettata.
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Quali paesi del mondo hai già esplorato?

Ho viaggiato in tutta l’Europa in camper e in autostop; ho percorso il cammino di Santiago a piedi e da Torino all’Islanda in bicicletta. Ah, anche da Torino fino al Marocco, sempre in bici, passando per tutti i paesi che ci stanno in mezzo.
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Qual è stato il viaggio più bello in assoluto?

Difficile dirlo: ogni viaggio è diverso e regala emozioni uniche. Puoi andare in un posto per i suoi paesaggi e puoi andare in un altro per la gente che ci vive. L’Islanda è di certo un posto che mi fa impazzire.
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Quali sono le emozioni che provi ogni qualvolta intraprendi un nuovo viaggio? E quali gli insegnamenti ricevuti?

Generalmente parto per un viaggio una/due volte l’anno. Prima di partire sono così pieno della quotidianità che partire è sempre una liberazione; a dire il vero lo è anche se sto a casa per un paio di giorni. Lascerei tutto ora mentre scrivo per andarmene in giro. Partire mi dà sempre l’opportunità di imparare nuove lezioni, viaggio per soddisfare la mia curiosità.
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Quali sono i tuoi progetti futuri?
Avevo detto l’anno scorso di voler andare a scoprire l’Asia; mi sa che è ora…
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Ti andrebbe di scrivere un messaggio per tutti coloro che leggeranno la tua storia?

Non chiedetevi come faccio: ognuno ha la sua storia e i suoi sogni; io ho cercato di adattare la mia per permettermi di fare quello che mi piace. Partite se volete farlo senza pensare troppo alle conseguenze; una tenda è facile da trovare e nel mondo tutti mangiano cose che puoi mangiare anche tu. Buon viaggio allora.
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Ulteriori info, video, e foto su Gabriele le potete trovare sul suo sito:

http://www.gabrielesaluci.com/

Il video che ha reso famoso Gabriele:

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