Il fiume Farfa è un affluente del Tevere situato nella regione Lazio, Italia.
Nasce nel comune di Frasso Sabino, in provincia di Rieti, dalla confluenza di diversi corsi d’acqua, tra cui il Fosso della Mola e il Fosso delle Mole, oltre al contributo delle sorgenti “Le Capore” . Queste sorgenti abbondanti alimentano anche l’acquedotto del Peschiera, che rifornisce d’acqua la città di Roma.
Il corso del Farfa si estende per circa 25 chilometri attraverso la Bassa Sabina, attraversando comuni come Monteleone Sabino, Casaprota, Poggio Nativo, Mompeo, Salisano, Castelnuovo di Farfa, Fara in Sabina e Montopoli di Sabina, per poi sfociare nel Tevere nei pressi di Nazzano.
Lungo il suo percorso, il fiume ha modellato nel tempo paesaggi suggestivi, tra cui le Gole del Farfa, una stretta valle caratterizzata da cascate e vegetazione rigogliosa.
Le acque del Farfa
Le acque del Farfa sono particolarmente fredde, anche durante i mesi estivi, rendendo il fiume una meta apprezzata per la balneazione e il relax nelle giornate più calde. Inoltre, la zona è ideale per attività come l’escursionismo e il trekking, grazie a sentieri che costeggiano il fiume e attraversano ambienti naturali di grande bellezza.
Alla confluenza del Farfa con il Tevere è stata istituita nel 1979 la Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere-Farfa, una delle prime aree protette regionali d’Italia . Questa riserva tutela un’ampia varietà di specie animali e vegetali, rappresentando quindi un’ottima opportunità per l’osservazione della fauna e attività educative legate all’ambiente.
Il Farfa è stato celebrato fin dall’antichità per la bellezza delle sue acque e dei suoi paesaggi. Ad esempio, il poeta latino Ovidio lo menziona nelle sue opere, sottolineando l’amenità delle sue rive.
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