Ammetto che all’inizio ho esitato. Chi mi conosce sa quanto io sia impacciato e timido, poco incline agli eventi mondani e, soprattutto, non un grande comunicatore. Scrivere mi viene più naturale: posso riflettere con calma, correggere, rielaborare il pensiero e perfezionarlo. Anche così, però, difficilmente mi ritengo pienamente soddisfatto.
Nonostante le mie reticenze, ho deciso di accettare la sfida. Sentivo che questa era un’opportunità unica per condividere qualcosa di interessante, qualcosa che meritasse di essere ascoltato. TED si occupa proprio di questo: diffondere idee innovative, stimolare riflessioni e mettere in discussione le convenzioni. E per farlo, chi parla sul palco deve aver vissuto quelle idee sulla propria pelle. Prima di essere “speaker”, bisogna essere “doer”: fare, e poi raccontare.
Del resto, non c’è idea più provocatoria e stimolante di questa: si può viaggiare e vivere, in maniera dignitosa, senza denaro. Il mio viaggio non è stato solo una sfida contro il concetto del denaro, ma contro un intero modo di pensare radicato nella nostra società.
Ogni membro del team torinese possiede una competenza specifica, ed è proprio questa diversità a rendere il gruppo così efficace. C’erano tecnici grafici, radiofonici, film-maker, coordinatori degli speaker e organizzatori. C’era chi si occupava degli sponsor, chi dell’accoglienza, e poi c’era il presidente, Fabio Abbà, che, quando non ricopre quel ruolo, progetta robot. Infine, c’erano i personal coach, figure preziose per tutti noi speaker.
In particolare, devo moltissimo alla mia coach, Luminita Butuc. Moldava, poliglotta e instancabile, Luminita è riuscita a trasmettermi una carica di passione ed entusiasmo incredibile, grazie al suo sorriso contagioso e alla sua simpatia. Una vera forza della natura. Fantastica Lu! 😉
I discorsi TED sono tutti in lingua inglese, e per chi, come me, non è madrelingua, la difficoltà aumenta notevolmente. A complicare ulteriormente le cose, ogni talk TED ha un tempo rigorosamente limitato. Insomma, una bella sfida! Nonostante tutto, credo che sia andata piuttosto bene.
Presto saranno pubblicati su YouTube i video dell’evento TEDx CrocettaSalon Travel, dove potrete vedere non solo il mio intervento, ma anche quelli degli altri “unconventional travellers”.
Sul palco, infatti, non ero solo. Ad accompagnarmi c’erano altri speaker con storie straordinarie. Orlando Manfredi, cantautore torinese, ha raccontato il suo Cammino di Santiago, affrontato con la chitarra e l’anima in spalla. Nicola Graziani e Stefano Vogna hanno condiviso la loro esperienza di viaggio completamente organizzato e gestito tramite App. Infine, Amor Ben, una giovane madre spagnola, ha dimostrato che si può viaggiare… senza muoversi da casa! Amor ha raccontato il suo percorso personale, che l’ha portata a creare Cool-languages, un social network di scambi linguistici in continua espansione.
Ma ora basta con le introduzioni. Ecco a voi, il mio discorso per TED.
Link di approfondimento
- https://www.ted.com/tedx/events/9406
- Pagina facebook di TEDx Crocetta
Leave a Reply