Il suo intervento si è focalizzato su pratiche di viaggio alternative come il “freeganismo“, l’autostop, e le opportunità offerte dalla sharing economy, che permettono di esplorare il mondo con pochi o nessun costo. Ha discusso anche di come queste modalità di viaggio possano ridurre l’impatto ambientale e favorire una connessione più autentica con le persone e le culture locali, rispetto ai modelli di turismo tradizionali.
Nel suo discorso, Dabbicco ha enfatizzato l’importanza di adottare uno stile di vita più lento e consapevole, che metta in primo piano l’esperienza piuttosto che la spesa, come un modo per scoprire il mondo in modo più sostenibile e formativo.
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