Nuraghi, tombe di giganti, necropoli, pozzi sacri: le foto della Sardegna magica

Nuraghi, tombe di giganti, necropoli, pozzi sacri: le foto della Sardegna magica

Tomba del capo durante il solstizio invernale: un momento magico. foto crediti: @VCL viaggiareconlentezza

La Tomba del Capo in Sardegna, durante il solstizio d’inverno, diventa un luogo di incantevole magia. Questi monumenti funerari, parte del ricco patrimonio della civiltà nuragica, risalgono a migliaia di anni fa e sono progettati con una straordinaria conoscenza astronomica e architettonica.

Durante il solstizio d’inverno, il giorno più breve dell’anno, alcuni di questi siti manifestano fenomeni particolari. A questo evento, il sole si allinea perfettamente con l’ingresso di queste tombe, illuminando l’interno con un raggio di luce. Questo fenomeno, noto come “effetto luce”, crea un’atmosfera mistica, quasi come se la tomba si riaprisse per rivelare i suoi segreti antichi.

Questa sincronizzazione tra architettura e movimenti celesti dimostra l’avanzata comprensione che avevano i nuragici dei cicli solari e delle stagioni, essenziale per l’agricoltura e per la vita quotidiana. Il solstizio segnava un momento cruciale, forse celebrato con riti e festeggiamenti, che simboleggiavano la morte e la rinascita della natura.

L’esperienza di visitare una di queste tombe durante il solstizio è unica. Mentre il sole tramonta all’orizzonte, il raggio di luce che filtra attraverso l’ingresso crea un legame tangibile con i misteri del passato. È un momento che invita alla riflessione, alla meraviglia e alla connessione con un’epoca lontana.


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