Il saluto giapponese, spesso caratterizzato dall’inchino (in giapponese, “ojigi“, お辞儀), è una delle forme più iconiche di rispetto e cortesia nella cultura giapponese. Viene usato in molte situazioni quotidiane e varia in base al contesto, alla formalità e alla relazione tra le persone coinvolte.
Gli inchini si distinguono in base all’angolo e alla profondità dell’inchino stesso, che riflettono il grado di rispetto e formalità della situazione.
Eshaku (会釈) – Inchino leggero
Angolo di circa 15 gradi.
Usato in situazioni informali o quotidiane, ad esempio quando si incontra un conoscente o si saluta qualcuno in modo amichevole. È una forma di cortesia ma senza un’eccessiva formalità.
Keirei (敬礼) – Inchino medio
Angolo di circa 30 gradi.
Utilizzato in contesti formali, come nel salutare i superiori sul lavoro, o durante eventi ufficiali. Rappresenta un segno di maggiore rispetto.
Saikeirei (最敬礼) – Inchino profondo
Angolo di circa 45 gradi (o più).
Viene impiegato in situazioni di grande formalità, come scusarsi per un errore grave, esprimere gratitudine profonda o quando ci si trova davanti a figure di grande autorità o importanza, come in cerimonie ufficiali.
Come si esegue l’inchino 🇯🇵
Posizione del corpo: Il corpo deve essere dritto, con le braccia lungo i fianchi per gli uomini e le mani davanti per le donne. Non ci si piega solo dal collo, ma dalla vita.
Occhi: In genere si evita il contatto visivo diretto, guardando verso il basso o davanti a sé.
Durata: La durata dell’inchino dipende dalla situazione. Inchini più profondi e lunghi sono riservati per circostanze più formali o emotivamente intense.
In quale contesti si usa?
L’inchino è molto versatile e viene usato in una varietà di situazioni, tra cui:
- Saluti:
- Quando si incontra o si lascia qualcuno.
- Ringraziamenti:
- Per esprimere gratitudine, spesso accompagnato da parole come “arigatou gozaimasu” (grazie).
- Scuse:
- Quando si chiede scusa, l’inchino è più profondo.
- Rispetto religioso:
- Nei templi o santuari, come segno di devozione.
Variazioni culturali
Il saluto giapponese attraverso l’inchino è profondamente radicato nel concetto di rispetto gerarchico e sociale. In contesti lavorativi, per esempio, i subordinati inchinano più profondamente dei superiori, mentre nel commercio i venditori si inchinano per salutare o ringraziare i clienti.
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