Secondo la leggenda, in un tempo remoto, il Tibet fu governato da un re crudele e malvagio di nome Langdarma (o Lha Bla-ma Yeshe ‘Od), che regnò durante il IX secolo. La sua crudeltà era tale che, alla sua morte, si diffuse la paura che potesse reincarnarsi e continuare a fare del male. Per dimostrare di non essere la reincarnazione del re Langdarma, i tibetani iniziarono a mostrare la lingua quando si incontravano, come segno di sincerità e purezza. La lingua nera del re rappresentava il suo cuore malvagio, quindi mostrare una lingua di colore normale significava che non si era la reincarnazione di Langdarma.
Oggi, il gesto di mostrare la lingua è meno comune, ma viene ancora praticato in alcune aree rurali del Tibet e in contesti cerimoniali. Quando due persone si salutano, possono mostrare brevemente la lingua, accompagnando il gesto con le mani giunte al petto in segno di rispetto e umiltà. Questo gesto è anche un modo per mostrare sincerità, rispetto e un’assenza di cattive intenzioni.
Leave a Reply