Jonathan Kubben con il cartello “Mom I’m fine” accanto a un elefante in Asia, in una scena allegra e tropicale

Jonathan Kubben con il cartello “Mom I’m fine” accanto a un elefante in Asia, in una scena allegra e tropicale

In una scena leggera e piena di allegria, Jonathan condivide un momento ravvicinato con un giovane elefante che, curioso, gli sfiora l’orecchio con la proboscide. […]

In una scena leggera e piena di allegria, Jonathan condivide un momento ravvicinato con un giovane elefante che, curioso, gli sfiora l’orecchio con la proboscide. Il cartello “Mom, I’m fine” stavolta è diventato una grande bandiera, sventolata da un’altra persona in scena. L’atmosfera è quella di un’avventura tropicale e solare, ma proprio per questo invita anche a una riflessione: il fascino dell’incontro con animali esotici deve sempre essere accompagnato da attenzione e responsabilità. Perché l’esperienza sia autentica e rispettosa – per tutti.

⚠️ Nota redazionale
Questa immagine mostra un momento apparentemente positivo di interazione con un elefante. Tuttavia, è importante ricordare che molte strutture turistiche nel mondo utilizzano gli animali – in particolare elefanti, felini e primati – in modo scorretto o dannoso, spesso mascherando lo sfruttamento con attività “educative” o “ricreative”.

Anche se non è necessariamente questo il caso di Jonathan Kubben, invitiamo chi viaggia a informarsi bene sulle strutture che ospitano animali, a preferire santuari riconosciuti e progetti di conservazione seri, e a non partecipare ad attività che prevedono spettacoli, cavalcate o contatti forzati.

Il rispetto per gli animali passa anche dalla scelta consapevole dei luoghi che visitiamo. 🌍

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