Montegiove è una frazione del comune di Montegabbione (TR), sul versante del Monte Peglia, tra Orvieto e il Trasimeno. È un micro–mondo di boschi di leccio e querce, poderi in pietra, cipressi e strade bianche che invitano a camminare o pedalare con calma. Il punto d’interesse più noto è il Castello di Montegiove, antica tenuta ancora viva, con cantina e sentieri rurali; poco distante, nel territorio comunale, si visita (su prenotazione) La Scarzuola, il convento francescano trasformato da Tomaso Buzzi in “città ideale”.
Il paesaggio qui non è di cartolina “perfetta”: è agricolo e vero. In autunno passano i trattori dell’olio nuovo e, tra fine estate e ottobre, la vendemmia. Le piccole aziende producono olio extravergine e vini IGT dell’Umbria; molte aprono su richiesta per assaggi e visite. Per chi ama il trekking ci sono facili anelli tra Montegiove, Montegabbione e Monteleone d’Orvieto, con viste ampie sulla Val di Chiana umbro-toscana.
Logistica semplice: uscita A1 Fabro-Ficulle e stazioni di Fabro o Chiusi a pochi chilometri; conviene lasciare l’auto ai margini del borgo e muoversi a piedi. Il tramonto è il momento migliore: la luce radente accende pietra e pini, e spiega da sola perché questa zona – parte della Riserva della Biosfera del Monte Peglia – è perfetta per chi cerca silenzio, natura e un’ospitalità misurata.
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L’Umbria che non ti aspetti: itinerari non turistici per viaggiatori lenti
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