Prendi il Tempo per mano – il viaggio libero e slow di Deborah

Cammino di Santiago

Il mio viaggio lento – A Settembre 2019 son partita per il mio secondo cammino verso Santiago: Io e la Liberta. L’ idea era farlo senza programmare nulla, date, tappe, giorni… Non avendo limiti di tempo, non ci sono limiti lungo la strada. Un viaggio lungo e lento in bus fino a Bologna. Poi, una serie di mezzi fino a San Jean Pied Du Port.

E’ stato un cammino sorprendente. Ho conosciuto gente da ogni parte del mondo, condiviso tal volta passi e storie importanti di vita, ho dormito fuori, su una panchina verde di fronte al bar di uno di quei “pueblo”. Ho imparato tante cose e ne ho insegnate altre.

Quieres ser voluntario?

A metà percorso, dopo una faticosa salita immersa nei boschi che precedono la Galizia, in Spagna, arrivo in un paese chiamato La Faba. Entro in un bar/ostello per aspettare Martina e Chiara, due pellegrine conosciute pochi giorni prima, e salutarle per proseguire il mio percorso. All’entrata del bar leggo: QUIERES SER VOLUNTARIO? Qualcosa di inspiegabile, mi spinge a restare in questo posto. Sapete a cosa mi riferisco… quelle sensazioni che provi, a volte, dentro il tuo inconscio. Ed è sempre un piacere ascoltarle, per me.
La Faba è un piccolo paese di montagna con una decina di abitanti o poco più.

In cambio di vitto e alloggio ho fornito un aiuto quotidiano all’ostello. Tutti facevano tutto. Ho imparato in pochi giorni a cucinare il loro menu vegetariano, a gestire le registrazioni dei pellegrini e tutto quello che di solito c’è da fare in un bar/ostello. Ho imparato ancora di più la lingua e apprezzato il fatto di dover condividere degli spazi e stare insieme agli altri.

Ogni notte, dopo le 23, veniva a trovarci il vecchio del paese. DOMINGO.

Prendeva sempre un cicchetto di liquore alla liquirizia e offriva un giro a tutti i volontari. Ci teneva, era un vero e proprio rito quotidiano.
Un mese però passa in fretta, quando stai bene. Così continuo il mio cammino. Manca una settimana a Santiago. Pioggia, vento forte e lunghe salite ci ci aspettano! Arrivo a Santiago e taglio il filo con Martina e Leo, due persone che mi porterò per sempre nel cuore. Due Amici. Tre anime unite dalla promessa che farà ritrovare insieme in qualsiasi delle prossime vite che staremo vivendo!

Siamo stati davvero un bel trio!

Finisterre

Santiago, poi altri 100 km per vedere finalmente Lei: la mistica Finisterre.

A Finisterre sono stata tre settimane nello stesso ostello in cui avevo alloggiato due anni prima. Stavolta era tutto diverso, (come sempre).

Un italiano, un brasiliano e una spagnola son stati la mia famiglia per tre settimane: Martin cucinava per la cena comunitaria, ogni sera, e quella grande cucina danzava sotto note brasiliane, spagnole, inglesi ed italiane! La mattina, passeggiata fino a Playa de Fora e il pomeriggio qualche chilometro per arrivare al Faro e godere del tramonto. Tu, l’Oceano e il Tutto.
Il primo Dicembre decido di conoscere un altro luogo: Las Palmas.

Las Palmas

Sono arrivata a Mas Palomas il primo giorno e ho passato la notte su un cartone in un grande parcheggio di proprietà dell ayutamiento del posto. Quella che sarebbe dovuta essere una casa senza acqua, insomma, era un parking dove alloggiavano due senza tetto sulla quarantina.
Ci siamo ritrovati in 5 a parlare della vita e delle piccole cose, a ridere e passeggiare sul bellissimo lungomare di Mas Palomas.

Grazie A. Grazie P.

Ho vissuto in un ostello in cerca di un lavoretto che mi permettesse di restare un po’ più di tempo, ma nulla.

L’ostello era molto grande. Tre piani. Spazioso, colorato e sempre pieno di gente nuova. Alcuni rimanevano per un tempo più o meno lungo rispetto agli altri viaggiatori. Ho trascorso le giornate calde sull’isola, visitando ogni posto a piedi. Ho vissuto la vita degli artisti di strada, (molti dei volontari di quell’ostello erano artisti di strada). Mi son ritrovata davanti un mondo pieno di arte, musica e gente stupenda dalla quale ho appreso tante cose, diverse e intense, ogni volta.

Qui, ho realmente compreso il mio cambiamento interiore.

La mia testa stava cercando di dirmi qualcosa.
Decido di tornare a casa per motivi personali e trascorrere il Natale con i miei genitori. E proprio quando le avevo provate tutte, arriva una risposta dai tantissimi messaggi di Workaway, direttamente dal Portogallo.

Ritorno in Spagna

Cosi il 10 gennaio comincia la mia nuova avventura lavorando in cambio di alloggio in un ostello a Nord di Peniche.

Tra le tantissime cose che ho conosciuto e vissuto qua una tra le più importanti sono io!

Posso dire che questa permanenza è stata una medicina naturale per me, per questo “io” forse messo a tacere dal sistema, dalla società, dal materialismo e tutto ciò che avvolge le nostre menti per non farci guardare Oltre.

Son partita con uno zaino in spalla e lo stretto necessario al suo interno.

Adesso sono pronta per immergermi in un’ altra avventura.

E di tornare? Nah, non è ancora il momento!

Avrei voluto scrivere in maniera più limpida MA ho davvero difficoltà con questo PC e ho problemi con il mio telefonino. Questo è il mio viaggio lungo e lento.

Spero di scrivervi ancora, nel frattempo continuerò a scrivere per me, per il mio viaggio con lentezza.

Leggi questo racconto in Inglese


Potete scrivere a Deborah:

deborahellesantiago@gmail.com

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