“…il nostro primo giorno in Italia. Avevamo scalato le Alpi per 4 giorni consecutivi e avevamo iniziato la discesa. Le Alpi sono sempre state un grande ostacolo nel cammino del pellegrino, offrono sia una bellezza impressionante che un certo grado di pericolo. In questa foto: una bella serie di cime vicino a La Cantine…”
Un paesaggio imponente e selvaggio nei pressi del Colle del Gran San Bernardo, al confine tra Italia e Svizzera.
Il punto citato, “La Cantine”, si trova poco sotto il colle, sul versante svizzero, a circa 2.300 metri di quota, lungo la storica via percorsa da pellegrini, viandanti e mercanti fin dall’antichità. È uno dei luoghi più suggestivi della Via Francigena, l’antico cammino che collega Canterbury a Roma. Il nome “La Cantine” deriva dalle antiche strutture di servizio poste lungo il cammino: ricoveri, rifugi, magazzini. Oggi è un punto di riferimento per chi attraversa il colle a piedi, un tratto che mette alla prova anche gli escursionisti più esperti per via dell’altitudine, delle condizioni meteo mutevoli e della fatica accumulata nella salita. Una volta varcato il colle, in direzione sud, si entra in Valle d’Aosta, cominciando la lunga discesa verso l’Italia.
Il contrasto è netto: dalle rocce scure e brulle del confine si scende via via verso pascoli, lariceti e borghi alpini come Saint-Rhémy-en-Bosses. Chi percorre oggi questi luoghi spesso lo fa per riscoprire la lentezza, la memoria e il significato del cammino.
E davanti a queste vette, è facile capire perché.
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