Il Carnevale di Ivrea è un evento davvero unico che ogni anno attrae persone da tutto il mondo. Questa manifestazione di rilevanza internazionale unisce tradizione, emozioni e valori importanti nelle vie e nelle piazze della città, creando uno spettacolo che fonde storia e leggenda. Il carnevale è particolarmente famoso per le Battaglie delle Arance, con lanciatori a piedi e su carri trainati da cavalli, che si affrontano lanciandosi appunto delle arance.
Il carnevale di Ivrea: un momento di vita in cui la città è protagonista
Il Carnevale Storico di Ivrea è frutto di una lunga evoluzione che si è sviluppata nel corso dei secoli, passando da un antico rito agreste a una celebrazione dei valori e degli ideali di libertà e universalità. Per la città, questa festa ha assunto un significato unico e particolare. Comprendere la sua natura di festa popolare e civica, così come si è evoluta nei secoli e come è stata impressa nella memoria collettiva, è fondamentale per viverla al meglio.
Se avete in programma di partecipare al carnevale, qui di seguito elenchiamo alcune informazioni utili, e curiosità da conoscere, per capire meglio l’evento.
Il Berretto Frigio
Per partecipare alla festa, sia i residenti che i visitatori indossano il Berretto Frigio, simbolo distintivo di questo Carnevale Storico. Si tratta di un cappello rosso a forma di calza che rappresenta l’adesione alla rivolta e il desiderio di libertà. È un simbolo di partecipazione alla festa ma serve anche a… proteggersi dai tiri delle arance!
Questo berretto ha una lunga storia legata alla libertà: nell’Antica Roma, veniva regalato agli schiavi appena liberati, e da allora è diventato un simbolo di libertà.
I riti del carnevale
Fin dalle sue origini, i riti del carnevale segnavano il ritorno alla primavera. Questo aspetto è ancora presente nella cerimonia della Zappata, in cui gli ultimi sposi dell’anno di ogni parrocchia partecipano, simboleggiando la fertilizzazione della terra. Anche l’abbruciamento degli Scarli, alti pali di legno rivestiti di erica, nella notte del Martedì Grasso, rappresenta la rinascita attraverso la distruzione. In questo modo, il Carnevale di Ivrea celebra la festa della rinascita del tempo.
I personaggi “protagonisti” del Carnevale d’Ivrea
I personaggi principali sono la Vezzosa Mugnaia, il Generale con il suo Stato Maggiore, il Sostituto Gran Cancelliere, il Podestà con i Credendari, il Corteo con le Bandiere delle Parrocchie, gli Abbà, infine i Pifferi e Tamburi.
Le nove Bandiere
Il Carnevale di Ivrea ha nove bandiere che rappresentano le varie Parrocchie della città. Queste bandiere sono portate da Alfieri che aprono la Marcia e sono presenti fin dalla metà dell’Ottocento. Ogni bandiera ha immagini e simboli che si riferiscono alla storia di Ivrea e motivi devozionali specifici per ciascuna Parrocchia. Sono un elemento importante della festa che testimonia l’appartenenza e il coinvolgimento della città intera.
Il Podestà
Il Podestà è stato introdotto nel Carnevale di Ivrea nel 1934 come rappresentante del capo del governo medievale. Veniva scelto al di fuori del Comune per garantirne l’imparzialità e giurava fedeltà sul Libro degli Statuti. La Cerimonia della Preda in Dora, documentata dal 1608, rappresentava l’impegno del Podestà a rispettare gli Statuti del Comune, che prevedevano la distruzione del Castellazzo e la proibizione di costruire torri o castelli. La mattina della domenica di Carnevale, Ivrea celebra questa tradizione storica e omaggia il suo amore per la libertà.
Gli Abbà
Nel 1700, l’Abbà era un adulto che dirigeva la Badia e portava un pane conficcato su una picca come simbolo. Oggi questo simbolo è stato sostituito da uno spadino con un’arancia sulla punta, che rappresenta la testa mozzata del tiranno. In passato, i Carnevali rionali organizzati dagli Abbà erano diversi, ma nel 1808 sono stati riuniti in un’unica festa cittadina gestita dalla municipalità e capeggiata da quello che poi divenne il Generale. I bambini che interpretano gli Abbà con costumi rinascimentali sono dieci in totale, due per ciascuna delle cinque Parrocchie di Ivrea: San Grato, San Maurizio, Sant’Ulderico, San Lorenzo e San Salvatore. Essi vengono presentati alla città nelle due domeniche precedenti Carnevale durante la cerimonia dell’Alzata e la sera del Martedì Grasso hanno il compito di accendere il fuoco allo Scado.
Il sostituto Gran Cancelliere
Il Sostituto Gran Cancelliere è una figura importante nella storia del Carnevale di Ivrea. Agli inizi dell’Ottocento, i notai erano incaricati di annotare minuziosamente ogni avvenimento e cerimonia del Carnevale in un apposito libro. Quando i notai erano troppo impegnati, nominavano una persona di fiducia per redigere gli atti, dando origine al Sostituto Gran Cancelliere. Questa figura è sempre presente accanto al Generale e allo Stato Maggiore in ogni atto ufficiale per dare una precisa testimonianza. Indossa abiti settecenteschi di impronta curiale e ha diritto a uno spadino, secondo la tradizione.
Il Generale e Lo Stato Maggiore
Nel 1800, quando Ivrea fu occupata dall’Esercito di Napoleone, il carnevale era celebrato autonomamente da ogni rione con feste, cortei e pranzi. Questi eventi spesso portavano a risse tra i rioni. Per garantire l’ordine pubblico, le autorità nominarono un uomo di grande prestigio come “Generale”, che indossava anche l’uniforme napoleonica. Lo Stato Maggiore, che aiutava il Generale, era ispirato a un Corpo militare napoleonico e comprendeva Aiutanti di Campo, Ufficiali d’Onore e Vivandiere.
La Mugnaia
La Mugnaia è il personaggio più importante del Carnevale di Ivrea, rappresentato come un’eroina che simboleggia la libertà conquistata dal popolo contro il potere feudale. La sua figura è stata introdotta nel 1858, durante il Risorgimento Italiano, e il suo costume richiama i colori nazionali. La leggenda narra che Violetta, questo è il suo nome, si sia ribellata all’uso feudale del Primae Noctis e abbia mozzato la testa del tiranno. La Mugnaia sfila su un carro di trionfo chiamato Cocchio Dorato, lanciando caramelle e mimosa. Per tradizione, il ruolo di Mugnaia può essere interpretato solo una volta.
La Mugnaia, al centro della foto, nella sua tradizionale veste bianca, accompagnata dal Generale (edizione carnevale 2023)
I Pifferi e Tamburi
Il Gruppo dei Pifferi e Tamburi nasce dalle bande militari che accompagnavano gli eserciti in Europa. E’ stato costituito nel 1808, ma la tradizione musicale del piffero e del tamburo è presente ad Ivrea fin dal XVI secolo. Il loro compito è di accompagnare il Carnevale con le loro marce e obade e di preservare, promuovere e trasmettere il repertorio musicale tradizionale legato al Carnevale di Ivrea, che rappresenta la sua colonna sonora. Il piffero, il tamburo e la grancassa sono gli unici strumenti utilizzati e sono realizzati dai membri del gruppo.
La canzone del Carnevale d’Ivrea
Nel 1958 la figura della Mugnaia fu introdotta nel Carnevale di Ivrea e in occasione di ciò, il professor Ferdinando Bosio scrisse “La Canzone del Carnevale di Ivrea”, che fu poi messa in musica dai Maestri Lorenzo Olivieri e Angelo Burbatti. La canzone celebra la leggenda di Violetta, la ribellione contro la tirannia e invita a vivere insieme il Carnevale con allegria.
Ascoltala dal vivo, qui su YouTube.
Dove si svolge il Carnevale
Guarda il video del Carnevale di Ivrea, tre giorni di battaglie e sfilate, condensati in tre minuti (edizione 2023):
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Il programma del Carnevale Di Ivrea 2023
Domenica 12 febbraio Penultima Domenica di Carnevale
- ore 9.00 Distribuzione dei fagioli grassi presso le fagiolate di Montenavale, Cuj díj Vigne (via Lago San Michele), Torre Balfredo (via Grandina) e Santi Pietro e Donato (via San Pietro Martire).
- ore 10.00 Mercatino degli aranceri in piazza Ottinetti
- ore 10.30 Parata dei carri da getto nelle vie del centro cittadino e presentazione ín piazza del Rondolíno.
- ore 12.00 Riappacificazione degli abitanti dei Rioni di San Maurizio e del Borghetto sul Ponte Vecchio.
- ore 12.30 Pranzo della Croazia in Borghetto.
- ore 14.30 Alzata degli Abbà. Il corteo, preceduto dall’ufficiale addetto alle bandiere, si reca presso l’a-bitazione dei piccoli Priori dei rioni di San Grato, San Maurizio, Sant’Ulderico, San Lorenzo e San Salvatore. Gli Aiutanti di Campo alzano l’Abbà dal balcone mostrandolo alla folla al suono dei Pifferi e Tamburi mentre il Generale saluta militarmente. All’interno dell’abitazione il Sostituto legge il verbale e lo fa firmare all’Abbà, ai genitori, al Generale e ai testimoni.
- ore 14.30 Parrocchia di San Grato
- ore 15.00 Parrocchia di San Maurizio
- ore 15.30 Parrocchia di Sant’Ulderico
- ore 16.00 Parrocchia di San Lorenzo
- ore 16.30 Parrocchia di San Salvatore
- ore 17.30 Generala in piazza di Città. Al termine del giro i Pifferi e Tamburi eseguono la Generala in onore del Generale.
Giovedì 16 febbraio Giovedì Grasso 🎈
- ore 9.00 Visita del Generale con lo Stato Maggiore, Pifferi e Tamburi egli Alfieri alle scuole di Ivrea.
- ore 14.00 Passaggio dei poteri in piazza di Città. Nel Palazzo Municipale il Sindaco affida simbolicamente i poteri civili della Piazza al Generale imponendogli la fascia bianco-rossa che viene indossata dalla spalla destra al fianco sinistro annodandola sul medesimo dopo un giro orizzontale sui fianchi. Gli Ufficiali e le Vivandiere indossano a tracolla una fascia simile, mentre quella degli Aiutanti di Campo è rosso-blu. Il Sostituto dà lettura dell’Ordinanza del Generale. Calzata del Berretto Frigio.
- ore 15.00 Partenza della Marcia del Corteo Storico. La Marcia procede secondo il seguente percorso: corso Cavour, corso Nigra, Borghetto, piazza Gioberti, via Arduino, via Palestro, corso Massimo d’Azeglio fino alla Chiesa di San Lorenzo per poi tornare in centro e raggiungere piazza Castello attraverso via Palma e via delle Torri. Fagiolata Cuj d’via Palma (via Martiri).
- ore 15.00 Festa dei bambini in piazza Ottinetti organizzata da J’Amis ad Piassa d’la Granaja
- ore 16.15 Visita al Monsignor Vescovo presso il Seminario Maggiore.
- ore 17.15 Visita al Sindaco in piazza di Città.
- ore 17.30 Generala in piazza Città.
- ore 18.00 Visita del Generale e dello Stato Maggiore alla Fagiolata di via Palma (via IV Martiri).
- ore 18,30 Cerimonia dell’investitura degli Oditori et Intendenti Generali delle Milizie e Genti da Guerra del Canavese.
Sabato 18 febbraio – Sabato di Carnevale 🎈
- ore o8.15 Visita del Generale, del Sostituto Gran Cancelliere e dello Stato Maggiore alle Autorità Militari. Di ogni visita il Sostituto redige l’apposito verbale.
- ore 11.00 Parata della Scorta d’Onore della Mugnaia conpresentazione del Gruppo alla Cittadinanza in Piazza Ottinetti.
- ore 12.00 Presentazione della Scorta d’Onore della Mugnaia al Generale in piazza di Città. Dopo la parata nelle vie del centro storico la Scorta d’Onore confluisce sotto il comando del Generale.
- ore 21.00 Presentazione della Vezzosa Mugnaia dalla loggia esterna del Palazzo Municipale.
- ore 21.30 Marcia del Corteo Storico, fiaccolata goliardica e sfilata delle squadre degli aranceri a piedi in Lungo Dora in onore della Vezzosa Mugnaia. Percorso: piazza di Città, via Arduino, piazza Maretta, via Guarnotta, Ponte Vecchio, via Gozzano, piazza Lamarmora, corso Nigra, corso Cavour, corso Gallo, corso Botta, piazza Balla, via Palestro, via Macchíeraldo, via Varmondo Arborio, P.zza Castello, vicolo delle Torri, via Palma, via Arduino, piazza di Città.
- ore 22.30 Spettacolo pirotecnico sul Lungo Dora in onore della Vezzosa Mugnaia.
- ore 23.00 Ballo in Piazza di Città e conclusione in Municipio con il brindisi e la Canzone del Carnevale .
Domenica 19 febbraio Domenica di Carnevale 🎈
- ore 09.00 Fagiolate. Distribuzione dei fagioli grassi presso le Fagiolate del Castellazzo (piazza Maretta), San Lorenzo (Ex Polveriera), via Dora Baltea e San Bernardo (piazza della Chiesa).
- ore 09.30 Giuramento di Fedeltà del Magnifico Podestà in piazza Castello. Il Podestà con il suo seguito e i Credendari, salendo per via della Cattedrale, si recano in piazza Castello per effettuare davanti all’antica sede del Comune il giuramento di fedeltà agli Statuti alla presenza del Corteo Storico.
- ore 10. o0 Visita della Mugnaia e del Generale alla Fagiolata Benefica del Castellazzo in piazza Maretta. Generale, Mugnaia e il loro seguito fanno visita alla fagiolata per il rituale assaggio dei fagioli e per l’inizio della distribuzione delle razioni benefiche. Il Podestà al Castellazzo scalza la pietra per la Preda in Dora dai ruderi del Castellazzo con l’antico martello d’arme. Sfilata dei Gruppi Storici ospiti.
- ore 10.30 Preda in Dora sul Ponte Vecchio. Il Podestà con il suo seguito e i Credendari, accompagnato dagli Alfieri e dai Pifferi e Tamburi , volgendo le spalle al parapetto del ponte, getta dietro di sé verso valle la pietra tratta dal Castellazzo pronunciando la frase “Hoc facimus in spretum olim Marchionis Montisferrati, nec permittemus aliquod aedificium fieri ubi erant turres domini Marchionis” (facciamo questo in dispregio del Marchese del Monferrato, né permetteremo che alcun edificio abbia a sorgere dove erano le torri del signor Marchese) in segno di rifiuto di ogni forma di tirannia. La Mugnaia con il Generale, lo Stato Maggiore e la Scorta d’Onore assistono alla Cerimonia dalla sponda destra del fiume.
Domenica 19 febbraio Domenica di Carnevale I° giorno di Battaglia delle arance🍊
- ore 13. Inquadramento dei Carri da getto in corso M. d’Azeglio per verifiche e controlli. Vengono controllati, dal veterinario della Fondazione, tutti i cavalli sia a livello documentazione fisico, compresa la correttezza delle ferrature agli arti. I controlli passano ai carri che devono avere in regola la documentazione di “bordo” (collaudo TO, brevetti conducenti, documenti cavalli per ASL) e anche alcune corrispondenze al regolamento (sicurezza e misure del carro, maschere di protezione aranceri). Ultimo, non certo a importanza, l’alcool test eseguito su tutti i conducenti da parte delle Autorità di Pubblica competenti. Dopo tutte le verifiche i carri vengono distribuiti nelle varie piazze di tiro in attesa dell’inizio della battaglia.
- ore 14. Inizio della Marcia del Corteo Storico da piazza di Città e sfilata dei Gruppi Storici ospiti. Gli alfieri con le Bandiere dei Rioni, i Pifferi e Tamburi, il Generale con lo Stato Maggiore e gli Abbà a cavallo; la Banda Musicale, la Mugnaia con le Damigelle sul cocchio dorato a tre cavalli bianchi; la Scorta d’Onore della Mugnaia; i Paggi a cavallo, il Mugnaio sul carro dei rifornimenti, il Podestà sul carro con i Credendari a cavallo, i gruppi storici ospiti, percorrono il corso di gala: piazza di Città, via Arduino, piazza Gioberti, via Guarnotta, Ponte Vecchio, via Gozzano, piazza Lamarmora, corso Nigra, corso Cavour, corso Re Umberto, corso Gallo, corso Botta, piazza Balia, corso Massimo d’Azeglio, via IV° Reggimento Alpini (Ufficio del turismo), via Cascinette, corso Massimo d’Azeglio, piazza Balla, via Palestro, piazza di Città.
Battaglia delle arance. Le nove Squadre a piedi danno vita alla Battaglia delle arance con i tiratori sulle Pariglie e sui Tiri a quattro suddivisi su due percorsi: interno (piazza Ottinetti e piazza di Città) ed esterno (Borghetto, piazza del Rondolino passando da Lungo Dora e piazza Freguglia). - ore 17.30 Generala in piazza di Città. Al termine del giro i Pifferi e Tamburi eseguono la Generala in onore del Generale.
Lunedì 20 febbraio Lunedì di Carnevale 2° giorno di Battaglia delle arance 🍊
- ore 09.30 Zappate degli Scarli. Il Generale , preceduto dagli Alfieri e dai Pifferi e Tamburi, e scortato dallo Stato Maggiore, accompagna una coppia di sposi dell’anno in ogni Rione sul luogo dove sarà innalzato lo Scarlo. Il Sostituto Gran Cancelliere, issato su di uno sgabello a forma di tamburo, dà lettura del verbale della cerimonia e gli sposi, con il piccone e la pala, danno ciascuno un colpo sul terreno nel punto destinato allo Scarlo, mentre tutti i presenti recitano in coro: “As pianta ‘l pic a l’uso antic”.
- ore 9.30 Parrocchia di San Maurizio
- ore 1o.00 Parrocchia di Sant’Ulderico
- ore 10.30 Parrocchia di San Lorenzo
- ore 11.00 Parrocchia di San Salvatore
- ore 11.30 Parrocchia di San Grato
- ore 13.00 Inquadramento dei Carri da getto in corso M. d’Azeglio per verifiche e controlli.
- ore 14.00 Marcia del Corteo Storico a piedi per la visita alle Squadre degli aranceri: Tuchini del Borghetto, Mercenari, Diavoli, Pantere, Credendari, Scacchi, Arduini, Asso di Picche e Morte. Battaglia delle arance. Le nove Squadre a piedi danno vita alla Battaglia delle arance con i tiratori sulle Pariglie e sui Tiri a quattro su un unico percorso: piazza Ottinetti, piazza di Città, Borghetto, piazza del Rondolino e piazza Freguglia.
- ore 1730 Generala in piazza di Città. Al termine del giro i Pifferi e Tamburi eseguono la Generala in onore del Generale.
Martedì 21 febbraio – Martedì di Carnevale 3° giorno di Battaglia delle arance 🍊
- ore 13.00 Inquadramento dei Carri da getto in corso M. d’Azeglio per verifiche e controlli.
- ore 14.0o Inizio della Marcia del Corteo Storico e sfilata dei Gruppi Storici ospiti. Percorso: piazza di Città, via Arduino, piazza Maretta, via Guarnotta, Ponte Vecchio, via Gozzano, piazza Lamar-mora, corso Nigra, corso Cavour, corso Re Umberto, corso Gallo, corso Botta, piazza Balla, corso Massimo d’Azeglio, via IV° Reggimento Alpini (Ufficio del Turismo), via Cascinette, corso Massimo d’Azeglio, piazza Balla, via Palestro, piazza di Città.
Battaglia delle arance – Terzo ed ultimo giorno - ore 17.45
Premiazione delle Squadre degli aranceri e dei carri da getto in piazza di Città. - ore 20.00 Partenza del Corteo Storico per l’abbruciamento degli Scarli delle Parrocchie di San Maurizio, Sant’Ulderico e San Lorenzo. Gli Abbà, reggendo un lume, preceduti da Pifferi e Tamburi e accompagnati da Generale e Stato Maggiore, raggiungono la piazza a cavallo. I due Abbà del Rione smontano e compiono un giro attorno allo Scarlo. Un ufficiale, che li accompagna tenendoli per mano, porge loro una fiaccola accesa ed il fuoco viene appiccato.
Martedì 21 febbraio – Martedì di Carnevale
- ore 21.30 Abbruciamento dello Scarlo della Parrocchia San Salvatore alla presenza della Vezzosa Mugnaia in piazza di Città. La Mugnaia, in piedi sul carro dorato, nel momento in cui viene appiccato il fuoco dagli Abbà, leva alta la spada simbolo del riscatto dal tiranno finché la bandiera tricolore in cima allo Scarlo non è del tutto consumata dal fuoco. Intanto il Generale saluta militarmente stando in piedi sulle staffe del suo cavallo. Quanto più velocemente le fiamme risalgono il palo, tanto più la folla all’esclamazione a brusal.. a brusa!, sottolinea il segno di buon auspicio per l’anno da poco iniziato.
- ore 22.15
Abbruciamento dell’ultimo Scarlo, Parrocchia di San Grato in piazza Lamarmora.
Marcia funebre. In seguito all’abbruciamento dell’ultimo Scarlo, il Generale scende da cavallo e, conducendo il suo cavallo al morso, dà avvio alla Marcia funebre durante la quale i Pifferi e Tamburi eseguono una triste pifferata a commento del Funerale del Carnevale, mentre gli Ufficiali trascinano sul selciato le loro sciabole. I cittadini seguono il corteo in rigoroso silenzio indossando per gli ultimi momenti il Berretto Frigio. - ore 22.45 Arvédze a giòbia ‘n bot in piazza Ottinetti. La Marcia funebre si conclude in piazza Ottinetti dove il Generale si accommiata dai Pifferi e Tamburi e li ringrazia, congedandoli simbolicamente in ricordo dei tempi in cui versava loro il soldo per la campagna. Tutti si scambiano il tradizionale saluto Arvédze a giòbia ‘n bot. Il Generale e lo Stato Maggiore tenendosi a braccio e cantando la Canzone del Carnevale si recano di corsa al Palazzo Municipale.
- ore 23.00 Verbale di chiusura in piazza di Città. Nel Palazzo Municipale il Generale passa in rassegna lo Stato Maggiore e appunta sul petto dei propri Aiutanti di Campo le insegne della Campagna. Vengono deposti i simboli del potere, il Sostituto legge il verbale di chiusura.
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Ma queste battaglie delle arance non sono uno spreco?
Secondo gli organizzatori e molte testate giornalistiche, le arance utilizzate nelle battaglie non sono uno spreco poiché vengono acquistate solamente arance non commercializzabili e destinate comunque a essere gettate. Inoltre, la poltiglia di sabbia, sterco e arance accumulata a terra viene valutata per un potenziale utilizzo come bio-combustibile oltre che come compostaggio. Purtroppo, però, non tutti la pensano allo stesso modo. Questo articolo de La Voce sostiene che in realtà, queste arance sono di prima scelta e vengono vendute anche in negozi di alimentari oppure alla Coca-Cola per la produzione di Fanta. Sempre secondo l’articolo, la filiera delle arance utilizzate nel Carnevale di Ivrea è consolidata e certificata, e gli agrumi sono prodotti da aziende calabresi e siciliane attive nella lotta contro le mafie. Dopo la Battaglia delle Arance, gli agrumi vengono utilizzati per la produzione di compost di qualità per l’agricoltura, frutticoltura e floricoltura.
I cavalli non hanno paura quando sono nel bel mezzo di una battaglia delle arance?
I cavalli che partecipano alle battaglie delle arance sono ben addestrati e abituati a stare in mezzo alla folla, quindi non hanno paura. Inoltre, vengono sottoposti a diverse visite e controlli da veterinari per garantirne lo stato di salute psico-fisica. È nell’interesse di tutti che i cavalli non siano stressati, per cui vengono curati con attenzione e rispetto.
In base a cosa si giudicano i vincitori di un’edizione del Carnevale d’Ivrea?
I gruppi storici degli aranceri a piedi, e le squadre che sfilano sul carro vengono giudicati in base al loro comportamento, ai vestiti, alla coordinazione e alla potenza dei loro lanci, alle decorazioni e bellezza dei loro cavalli, infine viene valutata la loro correttezza nei confronti delle regole durante l’intero evento del carnevale che dura in tutto una settimana.
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