Nascosto sulle coste remote della penisola di Paracas, nella baia di Pisco, in Perù, si trova uno dei geoglifi più enigmatici e imponenti del mondo antico: il Candelabro di Paracas. Questo antico geoglifo, incastonato sulla faccia settentrionale della penisola, si erge come un sentinella silenziosa che osserva l’oceano da millenni, suscitando l’interesse e la curiosità di studiosi, esploratori e viaggiatori.
Ma che cos’è esattamente un geoglifo? Un geoglifo è un grande disegno o motivo tracciato sul terreno, spesso visibile solo dall’alto. Realizzato rimuovendo rocce o terra, può rappresentare animali, forme geometriche o figure umane. (I più famosi sono le Linee di Nazca in Perù).
Il Candelabro di Paracas non fa parte delle linee di Nazca. Sebbene entrambi siano geoglifi situati in Perù, il Candelabro si trova nella penisola di Paracas, che è a circa 200 chilometri a nord delle linee di Nazca.
Come è stato costruito?
Il Candelabro di Paracas, alto ben 181 metri, è incavato nel terreno per una profondità di circa 60 centimetri e circondato da rocce.
Si tratta di una gigantesca figura è visibile fino a 20 chilometri di distanza in mare, facendo ipotizzare che potesse fungere da punto di riferimento per i naviganti antichi. La sua forma, simile a un tridente, ha portato a molteplici interpretazioni riguardo al suo significato e alla sua funzione.
Il geoglifo è generalmente attribuito alla cultura Paracas, una civiltà preincaica fiorita tra il 700 a.C. e il 200 d.C. I reperti ceramici trovati nella zona, datati intorno al 200 a.C., suggeriscono una connessione con questo antico popolo, anche se non è confermato che siano stati i Paracas a creare il geoglifo.
Interpretazioni
Numerose teorie sono state proposte per spiegare il significato del Candelabro di Paracas.
Una delle interpretazioni più popolari è che rappresenti il tridente del dio creatore Viracocha, una divinità incaica. Secondo questa teoria, il geoglifo avrebbe potuto essere un simbolo creato per guidare Viracocha verso il popolo Paracas nei momenti di difficoltà.
Un’altra teoria ipotizza che il geoglifo fosse un aiuto alla navigazione per i marinai, fungendo da faro per identificare la costa della penisola di Paracas. Alcuni studiosi suggeriscono che il Candelabro possa rappresentare la pianta allucinogena chiamata erba del diavolo (Datura stramonium), utilizzata in rituali religiosi. Questo farebbe pensare a un collegamento tra il geoglifo e pratiche cerimoniali antiche.
Nonostante le numerose teorie, il vero significato del Candelabro di Paracas rimane un mistero.
Ci sono altri studiosi che ipotizzano addirittura che possa essere stato un sismografo primitivo, in grado di registrare onde sismiche. Altri ancora suggeriscono che fosse un simbolo sacro legato a credenze religiose o astronomiche.
Nonostante il mistero che aleggia sopra questo sito, il Candelabro di Paracas rimane un simbolo senza tempo che incarna la complessità delle antiche civiltà del Perù. Che rappresenti un segnale per i marinai, un simbolo religioso o un’opera d’arte rituale, continua a catturare l’immaginazione e a sfidare la comprensione moderna. La sua presenza silenziosa sulla costa peruviana continua ad affascinare e stimolare numerose domande, ancora senza risposta, sulle culture che ci hanno preceduto.
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