La Via Appia diventa patrimonio dell’umanità UNESCO  🏛🇺🇳

Via Appia, antica, Roma, Italia, via francigena
- foto di Dolcevia (via Pixabay)

La Via Appia, conosciuta anche come la “Regina Viarum”, è stata ufficialmente dichiarata sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO durante la 46ª sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, tenutasi a New Delhi, in India, dal 21 al 31 luglio 2024. Questa antica strada romana, che risale al 312 a.C., si estende da Roma a Brindisi, nel sud-est dell’Italia, e include la Via Traiana, un’estensione costruita dall’imperatore Traiano.

L’infrastruttura della Via Appia è ancora oggi ben conservata, e include numerosi siti archeologici, monumenti architettonici, tombe monumentali e strutture civili. L’inclusione nella lista del Patrimonio Mondiale sottolinea il suo eccezionale patrimonio culturale e gli sforzi collaborativi di numerosi comuni, parchi, città, regioni, università e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra per proteggere e promuovere questa via storica da percorrere con lentezza.


La Via Appia, una delle più antiche e celebri strade dell’antica Roma, è stata ufficialmente dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO durante la 46ª sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale tenutasi a New Delhi, in India, a luglio 2024. Questo riconoscimento segna un traguardo importante per l’Italia e per la conservazione del patrimonio storico-culturale mondiale.

Costruita nel 312 a.C. dal censore romano Appio Claudio Cieco, la Via Appia era originariamente destinata a collegare Roma con Capua, ma fu successivamente estesa fino a Brindisi, diventando una delle vie più cruciali dell’Impero Romano. Conosciuta come “Regina Viarum” (Regina delle Strade), la Via Appia ha svolto un ruolo fondamentale nel facilitare il commercio, la comunicazione e il movimento delle legioni romane attraverso l’Italia meridionale.

Il processo di candidatura

La candidatura della Via Appia è stata promossa dal Ministero della Cultura italiano, coinvolgendo un ampio spettro di partner tra cui 73 comuni, 15 parchi, 12 città e province, quattro regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 25 università italiane e straniere, e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Questo sforzo congiunto ha mirato a proteggere, valorizzare e promuovere l’intero percorso della strada antica, compresa la Via Traiana, un’estensione costruita dall’imperatore Traiano per collegare Benevento a Brindisi​.

Impatto sul turismo

La strada conserva numerosi siti archeologici, architettonici e funerari che rappresentano un’importante eredità dell’antica civiltà romana. Come ha affermato il Ministero della Cultura italiano,

“le testimonianze infrastrutturali, archeologiche, architettoniche, funerarie e civili ben conservate rappresentano un patrimonio culturale di eccezionale importanza.”

L’inclusione della Via Appia nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO non solo accrescerà la sua visibilità internazionale, ma stimolerà anche nuove iniziative per la conservazione e la valorizzazione del sito. Questo riconoscimento potrà infatti attrarre fondi e risorse per migliorare le infrastrutture turistiche, promuovere il turismo sostenibile e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione del patrimonio culturale.

Per ulteriori dettagli, visitate il sito ufficiale dell’UNESCO e la pagina dedicata alle nuove iscrizioni del 2024 su World Heritage Site​.


Fonti:

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