Immagina di vivere in una casa che puoi montare e smontare in meno di un’ora, trasportandola con facilità mentre segui le mandrie di animali attraverso le vaste pianure della Mongolia. Questa è la yurta, una tenda tradizionale fatta di feltro, che da secoli è la dimora dei nomadi mongoli.
Cos’è una yurta?
La parola “yurta” deriva dal termine turco “yurt”, che significa “domicilio” o “abitazione”. Però non è una semplice casa: rappresenta il cuore della vita nomade mongola e riflette la condizione sociale della famiglia che vi abita.
Com’è fatta una yurta?
Ha una forma circolare, ricoperta da uno strato di feltro isolante e cotone grezzo bianco, ideale per proteggersi dal freddo rigido della Mongolia.
Al centro del tetto, c’è un cerchio di legno chiamato toono, che funziona come un orologio solare. La porta della yurta è sempre rivolta a Sud, spesso per tradizione sacra, ma anche per evitare i gelidi venti del Nord.
Come si vive in una yurta
L’interno della yurta è diviso in settori ben precisi, ognuno con un ruolo specifico.
A Nord si trova un altare, spesso un mobile colorato di arancione, dove vengono posizionati gli oggetti più importanti, come foto di famiglia e incensieri. Il focolare è sempre al centro, rappresentato oggi da una stufa in ghisa.
- Lato Sinistro: Quest’area è spesso riservata agli uomini e agli ospiti d’onore.
- Lato Destro: Questo lato è dedicato alle donne, con spazio per bambini e anziani.
La vita all’interno della yurta è organizzata in modo da rispettare le antiche tradizioni mongole. Gli uomini si occupano degli animali, mentre le donne gestiscono la casa e trasportano la yurta durante gli spostamenti, guidando i carri trainati dagli yak.
Vivere in una yurta oggi
Anche oggi, la yurta rimane un elemento fondamentale della cultura mongola. Molte famiglie nomadi continuano a vivere in queste abitazioni, mantenendo vive le antiche tradizioni e adattandole alle necessità contemporanee. Tuttavia, negli ultimi anni, le yurte hanno superato i confini della Mongolia, diventando popolari anche nei paesi occidentali come soluzione abitativa alternativa e nel settore del turismo.
Questo fenomeno si riflette in due tendenze principali.
Da un lato, le yurte sono scelte da chi desidera uno stile di vita più semplice, sostenibile e connesso alla natura. Anche se sono basate su strutture tradizionali, sono state adattate per includere comfort come isolamento termico, impianti elettrici, riscaldamento e acqua corrente. È in pratica un rifugio che promuove minimalismo, sostenibilità e un ottima una fuga dal convenzionale stile di vita urbano.
Dall’altro lato, nel mondo del turismo e soprattutto del glamping, le yurte stanno diventando una delle opzioni più apprezzate per chi cerca esperienze di viaggio immersive.
Il loro design circolare e la capacità di essere collocate in ambienti naturali le rendono ideali per il turismo esperienziale. Fare “glamping” soggiornando nelle yurte permette a turisti e viaggiatori di vivere a stretto contatto con la natura, senza per questo rinunciare ai comfort di un soggiorno di lusso. È la loro versatilità a fare la differenza: la possibilità di personalizzare l’esperienza le rendono una scelta sempre più popolare tra le persone che amano combinare viaggi e comfort in natura.
Il successo di questo modo di abitare nel settore del glamping è testimoniato dall’espansione di imprese specializzate e dall’aumento degli investimenti nel miglioramento delle strutture.
Con la crescente enfasi sul turismo sostenibile, soggiornare in una yurta, all’interno di un campeggio, è un trend destinato a crescere.
Scopri come vivere in una yurta autentica, in armonia con la natura
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Vivere in una Yurta: Foto Gallery
Fonti e approfondimenti
Il National Geographic offre articoli dettagliati sulle tradizioni nomadi e l’uso delle yurte in Mongolia. I loro articoli includono spesso fotografie di alta qualità e approfondimenti culturali: https://education.nationalgeographic.org/resource/yurt/
- https://downsizegeek.com/who-lives-in-yurts/
- https://moderncabinliving.com/yurt-as-a-permanent-home/
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