Lotta contro gli allevamenti intensivi 🐔🐷🐮

Lotta contro gli allevamenti intensivi 🐔🐷🐮

foto crediti: Denniz Futala

In Italia, la lotta contro gli allevamenti intensivi è un tema di crescente importanza, sostenuta da organizzazioni ambientaliste come Greenpeace, Legambiente e Animal Equality. Queste associazioni denunciano gli effetti negativi che gli allevamenti intensivi hanno sia sull’ambiente che sulla salute pubblica.

Gli allevamenti intensivi, infatti, sono responsabili di notevoli emissioni di metano e ammoniaca, due gas serra che aggravano il cambiamento climatico. Inoltre, rilasciano polveri sottili (PM2,5), che risultano dannose per l’uomo. L’Italia, con elevati livelli di inquinamento atmosferico da allevamenti intensivi, è tra i paesi europei con il maggior numero di decessi prematuri causati da queste emissioni.

Le richieste degli attivisti

Le associazioni ambientaliste chiedono una transizione verso un’agricoltura ecologica, che preveda una drastica riduzione del numero di animali allevati in modo intensivo. Tra le proposte, vi è una moratoria sull’apertura di nuovi impianti intensivi e sulla loro espansione, oltre a incentivi per ridurre il consumo di carne e di altri prodotti di origine animale, al fine di promuovere un sistema più sostenibile e meno impattante.

Gran parte dei cereali coltivati in Europa viene destinata alla produzione di mangimi piuttosto che all’alimentazione umana diretta. Ciò rappresenta uno spreco di risorse, considerando che la produzione di carne richiede grandi quantità di acqua e suolo. Ridurre il consumo di carne potrebbe migliorare l’efficienza alimentare e favorire una distribuzione più equa delle risorse.

Redistribuzione dei fondi agricoli

Greenpeace e altre ONG chiedono anche una redistribuzione dei fondi agricoli europei.

Attualmente, l’80% dei fondi per l’agricoltura italiana va a favore di grandi aziende, a discapito delle piccole aziende ecologiche. Molti accademici e attivisti propongono di incentivare pratiche agricole che rispettino l’ambiente e che possano aiutare i piccoli agricoltori, scoraggiando al contempo gli allevamenti intensivi.

Impegni internazionali e strategie Europee

La necessità di rivedere il sistema degli allevamenti intensivi è sostenuta anche dagli impegni internazionali presi dall’Italia. Strategie come la “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030” dell’Unione Europea mirano a promuovere sistemi alimentari sostenibili e a ridurre l’inquinamento delle risorse idriche legato agli allevamenti intensivi.

Le associazioni ambientaliste chiedono quindi una normativa che sostenga una transizione ecologica dell’agricoltura, con misure che tutelino la salute pubblica e l’ambiente, in modo da offrire un’alternativa sostenibile agli allevatori e garantire ai consumatori cibi di qualità. Una transizione del genere, oltre a ridurre l’inquinamento atmosferico, contribuirebbe anche a rendere il settore agro-zootecnico italiano più equo e rispettoso del pianeta.

Leggi l’articolo su come Compassion in World Farming  stia guidando la lotta contro gli allevamenti intensivi👇🏻🐾

https://www.viaggiareconlentezza.com/2024/10/27/ciwf-compassion-in-world-farming-italia-lotta-animali-allevamenti-intensivi/


Fonti

Clicca su NEXT o PREVIOUS qui in basso per vedere altre foto e leggere ulteriori informazioni 👇


Scopri la filosofia delle diete plant-based, vegetariana e Vegan  🌱✅🥑🥒🥬🥕


Be the first to comment

Leave a Reply

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*