foto crediti: Hajnalka Mahler (via pixabay) – Se hai sentito parlare di Baby Boomer, Gen X, Millennial e compagnia bella e ti sei chiesto “Ma perché ci ostiniamo a classificare la gente così?”, eccoti la risposta. Non è solo per creare meme (anche se aiutano parecchio).
Cosa sono le generazioni e perché le dividiamo?
Le generazioni sono gruppi di persone nate in un certo periodo, cresciute con eventi, culture e tecnologie simili. È un modo per capire come i tempi influenzano le persone. Spoiler: ogni generazione ha i suoi problemi, i suoi pregi e le sue figuracce. Le etichette aiutano sociologi, marketer e psicologi a studiare i cambiamenti sociali. Ma aiutano anche noi a capire perché nostro padre adora la radio e noi non possiamo vivere senza Spotify.
Le generazioni spiegate easy
Queste sono le principali categorie che trovi in giro (con le date, più o meno, perché mica tutti concordano):
- Baby Boomer (1946-1964): Nati dopo la Seconda Guerra Mondiale, hanno vissuto il boom economico. Valori chiave? Lavoro stabile e famiglia. Sono quelli che si lamentano perché “oggi nessuno vuole lavorare”.
- Generazione X (1965-1980): I figli del divorzio e del VHS. Sono cresciuti con meno certezze rispetto ai Boomer, ma sono stati i primi a scoprire il rock alternativo e i computer.
- Millennial o Gen Y (1981-1996): Gli eterni bersagli dei Boomer. Hanno visto il mondo digitale nascere, ma ricordano ancora i telefoni fissi. Lottano con salari bassi e affitti alti, ma sanno fare i meme migliori.
- Generazione Z (1997-2012): I nativi digitali puri. Non hanno mai vissuto senza internet e vivono tra TikTok, meme e battaglie per il clima.
- Generazione Alpha (2013+): I più piccoli, cresciuti tra Alexa, iPad e le videochiamate coi nonni. Hanno un futuro ultra-tech davanti a loro, ma il mondo che erediteranno è tutto da vedere.
Ma perché etichettare le persone?
Le etichette generazionali servono a capire come i cambiamenti storici e tecnologici plasmano la società.
Ad esempio:
- I Boomer sono ottimisti perché hanno visto un mondo in crescita.
- La Gen X è più cinica perché ha vissuto crisi e disillusione.
- I Millennial sono flessibili perché hanno dovuto reinventarsi.
- La Gen Z è attivista perché sente il peso del futuro.
Alla fine, conta davvero?
Classificare le generazioni è utile, ma non bisogna fissarsi. Ogni persona è diversa, e le differenze tra individui spesso contano più delle date di nascita. Però diciamolo: i meme sulle generazioni sono una lingua universale.
Tu di che generazione sei e quanto ti ritrovi in queste descrizioni? Scrivilo nei commenti, che ci facciamo due risate!
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