Diminuzione delle nevicate nelle Alpi – Nell’immagine: il Cervino, o Matterhorn, foto crediti: mr. exentric (via pixabay)
Uno studio pubblicato nell’agosto 2024 sull’International Journal of Climatology ha analizzato le tendenze e la variabilità delle nevicate a lungo termine nelle Alpi. I risultati indicano che, negli ultimi 100 anni e al di sotto dei 2000 metri di altitudine, nonostante un lieve aumento delle precipitazioni invernali, si è verificata una diminuzione dell’altezza della neve fresca (HN) nelle Alpi, in particolare nelle aree meridionali e a bassa quota. Le regioni del Sud-Ovest e del Sud-Est hanno registrato una perdita media rispettivamente del 4,9% e del 3,8% per decennio.
Una riduzione delle nevicate attribuita principalmente all’aumento delle temperature, che ha portato a una diminuzione della copertura nevosa, soprattutto alle quote più basse. Inoltre, si prevede che il cambiamento climatico continuerà a influenzare negativamente le nevicate nelle Alpi, con una possibile riduzione significativa della durata e dell’estensione della copertura nevosa entro la fine del secolo.
Questi cambiamenti hanno implicazioni rilevanti per l’ecosistema alpino e per le attività umane, come il turismo invernale e la gestione delle risorse idriche. Sono necessarie strategie di adattamento efficaci per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico.
Non è una novità: gli esperti avvertono da anni sul calo della neve nelle Alpi
Non è la prima volta che la comunità scientifica lancia l’allarme sul declino delle nevicate nelle Alpi e sull’impatto del clima che cambia. Ad esempio, una ricerca dell’Eurac Research di Bolzano ha analizzato dati di stazioni di misurazione dal 1971, evidenziando che in Alto Adige, tra dicembre e gennaio, le nevicate sono state quattro volte superiori rispetto alla media degli ultimi anni. Tuttavia, gli studi indicano che, in media, le nevicate sono destinate a diminuire ulteriormente.
Un altro studio dell’Università di Grenoble, pubblicato ad agosto, prevede che, senza innevamento artificiale, il 53% delle 2.234 stazioni sciistiche studiate in 28 paesi europei sarà ad altissimo rischio di carenza di neve con un riscaldamento globale di 2°C, percentuale che sale al 98% con un aumento di 4°C. C’è infine anche una ricerca dell’Università di Padova e dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr che ha rilevato che sulle Alpi non si registrava così poca neve negli ultimi 600 anni. Vi rimandiamo alle fonti qui in basso per ulteriori approfondimenti.
Questi studi ci mostrano quanto sia importante continuare a monitorare le tendenze nevose nelle Alpi. Allo stesso tempo, evidenziano che, senza sviluppare al più presto strategie di adattamento per contrastare il cambiamento climatico, rischieremo di ritrovarci presto con paesaggi montani completamente trasformati, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Fonte:
- https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.1002/joc.8597
- https://www.eurac.edu/it/press/neve-come-cambia-e-come-cambiera-in-alto-adige-e-nelle-alpi
- https://www.rinnovabili.it/clima-e-ambiente/cambiamenti-climatici/neve-in-italia-crisi-climatica-alpi/
- https://www.rainews.it/articoli/2023/01/clima-mai-cos-poca-neve-sulle-alpi-negli-ultimi-600-anni-0e3efdcc-410e-447e-8dff-b081e2fcc6ac.html
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