Il Sentiero Italia: perdersi nel bosco e trovare una fidanzata; dove non incontrare vampiri
Nei miei viaggi spesso mi capitano eventi e incontri particolari; questo mi accade anche quando vado più vicino, come durante le mie camminate nei boschi che solitamente faccio in giornata o nei weekend. Il più delle volte mi muovo in solitaria, e questo aiuta nel catalizzare situazioni insolite da raccontare.
Il Sentiero Italia
Il Sentiero Italia (SI) è un insieme di percorsi trekking collegati che percorre la dorsale alpina e appenninica dell’Italia, diramandosi poi in Puglia, Sicilia e Sardegna. Si può dire che percorre la spina dorsale del nostro paese, certamente passando per alcuni posti bellissimi e carichi di significato.
Percorrerlo nella sua interezza, anche non consecutivamente, sarebbe un’impresa. Infatti, misura quasi 8000 km per 527 tappe, molte delle quali interdette o comunque molto ardue durante il periodo invernale.
Mi piacerebbe farlo tutto, anche perché significherebbe avere moltissimo tempo a disposizione; nel mio piccolo, ne faccio un pezzetto ogni tanto. Ho avuto occasione di farne dei tragitti in Friuli, in Trentino, in Val d’Aosta e anche in Calabria; ma soprattutto più vicino a casa, quindi in Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche.
Armato di mappa facilmente reperibile (ci sono anche le pubblicazioni cartacee divise per regioni), raggiungo un inizio tappa e da lì vado in una direzione e più o meno a metà torno indietro. Se sono lontano da casa, a volte pernotto in zona e il giorno dopo faccio l’altra direzione. C’è anche l’applicazione, ma io cerco di usare la tecnologia il meno possibile e comunque i sentieri sono solitamente i più segnalati in assoluto.
Il Sentiero 00
Molti tratti del Sentiero Italia coincidono con percorsi già esistenti e rinomati, come per il sentiero 00, che percorre il confine geografico (un tempo anche politico) che divide Toscana ed Emilia-Romagna (dalla Provincia di Piacenza) e Umbria e Marche (fino alla Provincia di Pesaro).
Percorrendo in gran parte il crinale, si snoda attraverso luoghi intrisi di storia: antichi valichi che un tempo segnavano confini, sentieri calcati da legionari e pellegrini, e teatri di battaglie che hanno plasmato il destino del nostro Paese. Nella parte tra Toscana ed Emilia-Romagna, per diversi tratti coincide con la linea gotica, che per lunghi mesi durante la seconda guerra mondiale divise il territorio occupato dai nazi-fascisti e quello con le truppe degli alleati, coi partigiani e le vittime civili in mezzo.
Delle tante emozioni che ogni passeggiata in ogni bosco può lasciare, racconto di due molto significative, entrambe lungo il Sentiero Italia.
Di quando, perdendomi nel bosco, trovai una fidanzata
Durante la prima estate del periodo COVID, non era possibile programmare viaggi all’estero, così decisi di fare il Sentiero degli Dei, che collega Bologna a Firenze e di cui parlerò in un’altra occasione.
Per preparami ai cinque giorni consecutivi di cammino che mi aspettavano, nel weekend precedente decisi di fare una full immersion nelle fiabesche foreste Casentinesi, in particolare nella provincia di Arezzo, zona di Badia Prataglia e Camaldoli (dove c’è l’Eremo). Scelsi di dormire in tenda in un campeggio della zona e pianificai di effettuare due percorsi più impegnativi nelle giornate di sabato e domenica, potendo partire presto e direttamente dal campeggio.
Nel giorno di arrivo, venerdì, dopo aver montato la tenda, optai per un giro veloce, che durò meno del previsto. Avendo ancora tutto il pomeriggio a disposizione, decisi di farne un altro, anche se non avevo la mappa con me.
Immerso in un bosco bellissimo, mi persi, trovandomi in una radura. Dirigendomi verso una tabella del parco, notai una bionda molto carina seduta su un masso. Mi trovavo a Prato Penna, uno dei posti simbolo del Sentiero 00 sul Sentiero Italia e crocevia di diversi sentieri. Poiché la ragazza stava proprio armeggiando una mappa del parco, mi presentai.
Scoprimmo che abitavamo a 10 minuti di distanza. Quella sera andammo a cena nel ristorante del campeggio. La devo catalogare come la fidanzata più bella che abbia mai avuto, anche se poi le cose non andarono tanto bene.
Di quando non potevo incontrare vampiri
Una delle mie fisse è di andare nei posti con nomi curiosi. Il Monte Cucco era uno di quelli che avevo in lista e che dovetti rimandare diverse volte anche per maltempo. Nell’estate 2024 riuscii finalmente a organizzarmi per un weekend con base a Nocera Umbra, anche al fine di visitare qualcuno dei borghi medievali vicini.
Il parco del Monte Cucco (Provincia di Perugia) non è lontano dai più celebri Sibillini ed è attraversato dal Sentiero Italia. Di per sé le due passeggiate furono molto belle, con ambientazione mista sia di boschi che di prati, con la visuale sulla catena appenninica che sui due versanti: quello marchigiano (con in fondo il mare) e quello umbro con i vari paesini arroccati sulle colline.
Ciò che rese spettacolare quel weekend fu una circostanza che non mi era mai capitata prima. Passai per un bosco proprio in uno dei pochi giorni di fioritura dell’aglio selvatico. A me tendenzialmente l’aglio non piace; scherzo sempre che in un’altra vita sono stato un vampiro. Ma avvicinandomi e sentendo quell’odore riconoscibile ma anche diverso, ne fui quasi estasiato. Mi parve di essere davvero in una fiaba.
Segui altre avventure lente di Fabio sul suo blog www.strangethingstraveling.com
Link utili:
- Sito ufficiale del Sentiero Italia
- Parco Foreste Casentinesi
- Parco del Monte Cucco
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