Quanto tempo servirebbe per raggiungere il sistema stellare più vicino viaggiando alla velocità della luce? 🚀

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Immaginate una navicella spaziale in grado di viaggiare alla velocità della luce. Con un mezzo così avanzato, i viaggi cosmici assumerebbero proporzioni incredibilmente rapide, ma non per questo meno affascinanti. Se la velocità della luce fosse alla portata dell’umanità, basterebbe appena un secondo per raggiungere la Luna, il nostro satellite naturale.

E per il Sole, la stella al centro del nostro sistema planetario? Solo otto minuti, giusto il tempo per un caffè… rovente.

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Verso le stelle più vicine

Ma cosa succederebbe se puntassimo verso il sistema stellare più vicino?

Con un viaggio a circa 300.000 km al secondo, occorrerebbero ben 4,5 anni per raggiungere Proxima Centauri, una delle stelle appartenenti al sistema di Alpha Centauri. Un tempo apparentemente ragionevole per un essere umano, almeno rispetto alle vastità cosmiche.

Superando i confini della galassia

Il discorso cambia radicalmente se l’obiettivo fosse più ambizioso, come uscire dalla Via Lattea. Anche alla velocità della luce, servirebbero circa 20.000 anni per lasciare la nostra galassia. E per spingersi ancora oltre, verso il confine dell’Universo osservabile? Si entrerebbe in una scala temporale inconcepibile: 45,6 miliardi di anni.

A quel punto, anche il concetto stesso di “viaggio” perderebbe significato.

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Un sogno scientifico irrealizzabile?

Va però precisato che, secondo le attuali leggi della fisica, viaggiare alla velocità della luce è impossibile.

Come spiegò Stephen Hawking nel suo celebre libro Dal Big Bang ai buchi neri, un oggetto che si avvicina a questa velocità subisce un aumento progressivo della sua massa, fino a raggiungere valori infiniti. Questo implica che servirebbe un’energia altrettanto infinita per continuare l’accelerazione. Solo particelle prive di massa, come i fotoni, possono viaggiare a tale velocità.

Un altro aspetto interessante: il tempo.

Mentre gli abitanti della Terra calcolerebbero i tempi descritti sopra, gli astronauti a bordo di un’ipotetica navicella vivrebbero una percezione temporale diversa, grazie agli effetti della relatività descritti da Einstein.

Un esempio affascinante? Il film Interstellar, che illustra queste complessità in modo avvincente.

Anche se il sogno di viaggiare alla velocità della luce rimane per ora confinato alla fantascienza, possiamo consolarci con una certezza: l’Universo, con la sua vastità, ci invita a esplorarlo, anche solo con l’immaginazione. E a volte, un buon telescopio e un cielo limpido possono offrire avventure altrettanto straordinarie!


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About Davide Fiore 29 Articles
Mi chiamo Davide. Sin da sempre ho coltivato uno spirito indipendentista e ribelle che mi ha spinto a lavorare come programmatore in modalità remota. Oltre alla mia passione per il coding, mi dedico alla fotografia nel mio tempo libero e naturalmente adoro il cinema. Amo immergermi nell'atmosfera dei concerti (adoro la musica dal vivo e l'energia che si sprigiona da essi). Faccio migliaia di altre cose, ma sarebbe impossibile scriverle tutte qui!

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