crediti illustrazioni: pixabay – Koko, nata il 4 luglio 1971 allo Zoo di San Francisco, è stata una femmina di gorilla di pianura occidentale che ha rivoluzionato la nostra comprensione della comunicazione animale.
Sotto la guida della psicologa Francine “Penny” Patterson, Koko ha appreso oltre 1.000 segni della lingua dei segni americana (ASL) e comprendeva circa 2.000 parole in inglese parlato.
La sua capacità di utilizzare la lingua dei segni le ha permesso di esprimere emozioni complesse e di interagire in modo significativo con gli esseri umani. Ad esempio, ha mostrato affetto verso i suoi gattini domestici e ha manifestato tristezza alla loro perdita.
Koko è diventata un’icona mediatica, apparendo due volte sulla copertina del National Geographic: la prima nel 1978, con una foto che la ritraeva con una fotocamera in mano, e la seconda nel 1985, insieme al suo gattino All Ball.
La sua vita ha sollevato importanti questioni sull’intelligenza animale, l’empatia e la capacità dei primati di apprendere linguaggi complessi. Tuttavia, alcuni scienziati hanno sollevato dubbi sulla reale comprensione e uso del linguaggio da parte di Koko; essi suggerivano che le sue abilità potessero derivare dall’imitazione piuttosto che da una vera comprensione.
Koko è morta nel sonno il 19 giugno 2018, all’età di 46 anni, presso la Gorilla Foundation a Woodside, California. 📍La sua eredità continua a influenzare la ricerca sulla comunicazione animale e a ispirare una maggiore comprensione e rispetto per i nostri parenti primati.
Il mito di Koko: realtà o esagerazione sulla “gorilla parlante”?
Fonti e approfondimenti
- https://www.koko.org/about/gorilla-koko/
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