foto crediti: mohamed Zekry – Le piramidi nubiane, come quelle di Meroë, avevano originariamente tutte la punta, proprio come quelle egizie. La parte superiore, chiamata “pyramidion” o capstone, era spesso realizzata in pietra liscia, talvolta rivestita in materiale più pregiato, come granito o addirittura dorato, per riflettere la luce del sole.
Tuttavia, oggi molte di queste punte sono scomparse o danneggiate a causa di erosione naturale (del vento e della sabbia desertica), della spoliazione (pietre rimosse dalle popolazioni locali o da incursori per riutilizzarle in altre costruzioni) oppure dei saccheggi ottocenteschi da parte di esploratori europei come Giuseppe Ferlini, che nel 1834 fece saltare in aria diverse piramidi di Meroë alla ricerca di tesori, distruggendone le sommità.
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