Coltivare il proprio cibo in casa è più semplice di quanto sembri.
Non serve un giardino, non servono attrezzi professionali. Bastano pochi vasi, qualche seme, un balcone (o anche solo un davanzale), e la voglia di mettersi in gioco.
Da dove cominciare?
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Aromatiche: basilico, rosmarino, prezzemolo, menta. Crescono bene in vaso, richiedono poca manutenzione e ti cambiano il gusto dei piatti.
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Insalate e rucola: cicli di crescita rapidi, perfette per cassette rettangolari. Le tagli e ricrescono.
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Pomodorini e peperoncini: ideali per balconi assolati. Con un po’ di acqua e pazienza, danno grandi soddisfazioni.
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Germogli in cucina: niente terra, solo un barattolo e acqua. Pronti in 3-5 giorni.
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Fragole in vaso: belle, buone, e stanno bene anche sul davanzale.
Come migliorare la resa?
Usa compost fai-da-te: con i tuoi scarti alimentari puoi nutrire le piante naturalmente.
Scegli semi biologici e locali, adatti al tuo clima.
Evita pesticidi: acqua, ortica e sapone di Marsiglia bastano spesso per tenere lontani i parassiti.
Ma perché farlo?
- Risparmi: non subito, ma nel tempo sì. E soprattutto non dipendi dal supermercato.
- Meno trasporti, meno plastica, meno rifiuti.
- Ogni piantina che cresce ti restituisce il senso del tempo e della cura.
- Sostieni la resilienza: se più persone coltivano anche solo il 10% del proprio cibo, cambia tutto.
Autoprodurre non è una moda e non è solo per chi vive in campagna.
È una competenza di sopravvivenza, una scelta politica e un piacere quotidiano. Pianta un seme, osserva. Stai già costruendo un altro modo di vivere.
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