Riduci, riusa, ricicla 🌀🚴🏼

Riduci, riusa, ricicla 🌀🚴🏼

In una società che ci insegna a consumare come atto d’identità, ridurre, riusare e riciclare, oltre ad essere buone pratiche, sono anche gesti politici. Ogni oggetto che evitiamo di acquistare è un piccolo atto di resistenza contro un sistema economico che vive di spreco e disuguaglianze.

  • Riduci: significa rallentare, scegliere con consapevolezza, dire no all’eccesso. Ridurre è rinunciare al superfluo per riscoprire l’essenziale. È smettere di riempire carrelli e iniziare a svuotare armadi. È domandarsi “ne ho davvero bisogno?” prima di ogni acquisto.
  • Riusa: è ridare vita a ciò che il mercato considera “vecchio”. È riparare invece di buttare, scambiare invece di comprare. È tornare a una cultura della cura, dove le cose durano e raccontano storie. Il riuso è anche comunità: mercatini dell’usato, gruppi di baratto, spazi di condivisione.
  • Ricicla: è l’ultima spiaggia, non la prima. Riciclare è importante, certo, ma viene dopo. Perché ogni processo di riciclo consuma energia, risorse, lavoro. È un cerotto su una ferita aperta, utile ma non risolutivo. Il vero cambiamento nasce prima, nelle nostre scelte quotidiane.

In fondo, riduci, riusa, ricicla è molto più di uno slogan: è una chiamata a rimettere in discussione il nostro modo di vivere.

Non sarà il singolo gesto a salvare il pianeta, ma la somma di milioni di piccoli gesti, uniti dalla consapevolezza che un altro mondo è non solo possibile, ma necessario.

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