Lo senti sempre, ma non lo vedi mai: sai di che uccello si tratta?

Cuculo comune in volo contro il cielo azzurro, con ali spiegate e piumaggio grigio barrato

“Cucù … cucù …”. È un richiamo che riecheggia nei boschi e nelle campagne europee ogni primavera. Lo conosci da sempre, forse lo hai sentito proprio stamattina mentre camminavi tra gli alberi o ti godevi un risveglio lento in mezzo alla natura. Ma… lo hai mai visto?

Se la risposta è no, sappi che sei in buona compagnia.

Il protagonista di questo misterioso suono è il cuculo (Cuculus canorus), un uccello elusivo e affascinante che riesce a farsi sentire… ma raramente vedere.

Cuculo comune in volo contro il cielo azzurro, con ali spiegate e piumaggio grigio barrato

Il suo canto è inconfondibile 🎶

Il cuculo maschio emette un richiamo ritmico e profondo, da cui deriva anche il nome dell’uccello stesso: “cucù”. Questo suono è diventato talmente iconico da essere stato imitato persino dagli orologi a cucù, che scandiscono il tempo che passa soprattutto nella quiete delle case alpine.

Ma dietro quel canto semplice e familiare si nasconde un uccello con un comportamento curioso e, per certi versi, sorprendente.

Un maestro del mimetismo

A prima vista (per chi ha la fortuna di scorgerlo), il cuculo può ricordare un piccolo rapace.

Il suo piumaggio grigio-bluastro, la coda lunga e il volo diretto lo fanno somigliare a uno sparviere. Questa somiglianza non è casuale: serve a spaventare altri uccelli, facilitando un comportamento che lo rende famoso in ambito etologico.

Il parassitismo di cova

Il cuculo è un parassita di cova.

Questo significa che la femmina depone le sue uova nei nidi di altri uccelli, come capinere, pettirossi o ballerine bianche. Con abilità sorprendente, la femmina osserva attentamente il comportamento degli altri uccelli, sceglie il momento giusto e, in pochi secondi, deposita un uovo nel nido altrui, spesso rimuovendo un uovo originale.

Il piccolo cuculo nascerà prima degli altri e, istintivamente, spingerà fuori dal nido le uova o i pulli ospiti.

Crescerà da solo, nutrito dagli ignari genitori adottivi.

Un comportamento che può sembrare crudele, ma che in natura rappresenta una strategia di sopravvivenza affinatasi nel corso di millenni.

Perché lo senti ma non lo vedi mai ❓

Il cuculo è un uccello riservato, che si muove in silenzio e si ferma raramente in posizioni visibili.

Frequenta zone boschive, radure, prati alberati e margini di foreste, ma si sposta rapidamente e tende a evitare il contatto diretto con l’uomo. Il suo mimetismo e il comportamento solitario lo rendono difficile da osservare, anche per i birdwatcher più esperti.

Quando e dove cercarlo 🐦

Il cuculo è un uccello migratore.

Arriva in Europa tra marzo e aprile, proveniente dall’Africa subsahariana, e riparte tra luglio e agosto. Il periodo migliore per ascoltarne il richiamo è tra fine aprile e inizio giugno. Se vuoi provare a vederlo:

  • Porta con te un binocolo.
  • Esplora zone semiaperte, dove ci siano alberi ma anche spazi liberi.
  • Sii paziente: a volte basta un’ombra in volo per cogliere la sua presenza.

Il cuculo è, in fondo, il simbolo perfetto per chi ama viaggiare con lentezza.

Non lo si insegue, ma si attende.

Non si mostra a comando, ma si rivela solo a chi sa osservare con rispetto e attenzione.

La natura, dopotutto, ha i suoi ritmi, e ascoltarli è già un modo per farne parte.

La prossima volta che sentirai quel familiare “cucù”, alza lo sguardo con curiosità e pazienza.

Magari, questa volta, lo vedrai davvero.

Cuculo euroasiatico posato su un ramo in un ambiente naturale verde, con piumaggio grigio e petto barrato, cucù

Per approfondimenti su come conoscerlo e proteggerlo, visita la pagina dedicata al cuculo sul sito della LIPU


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About Silvia S. 21 Articles
Silvia è laureata in Scienze Biologiche con un'innata passione per la natura e la biologia. Profondamente coinvolta nell'esplorazione del vivente, ama condividere le sue conoscenze e scoperte, credendo fermamente nel potere della condivisione e dell'educazione.

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