
«La rassegnazione era più forte della rabbia e la prudenza, allenata negli anni, era più forte ancora.»
Nei gesti quotidiani, negli sguardi assenti, nelle voci trattenute, si cela il racconto di un Paese – l’Afghanistan – che da decenni resiste, si piega e si rialza. “Le donne camminavano a Kabul”, nuovo romanzo di Giorgio Macor pubblicato da Neos Edizioni, è un’opera intensa che attraversa trent’anni di storia afgana con gli occhi e il cuore di una famiglia.
Javed, agronomo afghano, e Stefano, medico italiano, si incontrano nei primi anni Novanta in Pakistan, uniti dall’impegno umanitario a favore dei profughi. Da qui prende forma un racconto corale che si sviluppa tra sogni, tragedie e speranze, attraverso le vicende della numerosa e colta famiglia di Javed, che cerca di sopravvivere a una Kabul martoriata da guerre, attentati, e profonde fratture culturali e religiose.
Protagonista luminosa di questo affresco è Jamila, giovane donna che riesce a studiare medicina a Delhi e diventa vicedirettrice di un ambulatorio nel quartiere hazara della capitale afghana. Un luogo reale, che ha accolto oltre 500.000 pazienti prima di essere chiuso nel 2021 con l’arrivo dei talebani. La sua storia – fatta di coraggio, silenzi e resistenza – è anche quella di tante donne afghane che lottano per il diritto di esistere e decidere.
Con uno stile diretto e umano, Giorgio Macor intreccia vicende personali e scenari geopolitici, dando voce a chi spesso resta invisibile. Le sue pagine – dense, vere, necessarie – ci invitano a rallentare, a guardare più a fondo, a restituire nome e dignità a ciò che viene dimenticato troppo in fretta.

📘 Le donne camminavano a Kabul
Autore: Giorgio Macor
Editore: Neos Edizioni
296 pagine – € 22,00
ISBN: 9788866085980
Per info: www.neosedizioni.it – info@neosedizioni.it
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