Caminito del Rey, il filo sospeso sul Desfiladero de los Gaitanes
Una passerella inchiodata alla roccia, l’acqua color smeraldo sul fondo del canyon e il vento che corre tra le gole. Il Caminito del Rey è uno di quei luoghi che ti obbligano a rallentare: ogni passo è un affaccio, ogni curva uno sguardo che si allarga.
Sorto all’inizio del Novecento per collegare le centrali idroelettriche di Chorro e Gaitanejo, il sentiero deve il nome al passaggio del re Alfonso XIII nel 1921. Oggi si cammina su passerelle di circa un metro di larghezza, sospese oltre 100 metri sul fiume Guadalhorce, riaperte al pubblico dopo un importante restauro nel 2015.
Per anni i media lo hanno raccontato come “il percorso più pericoloso del mondo”, complici incidenti avvenuti tra la fine degli anni Novanta e il 2000. La versione attuale è regolata e sicura, con accessi contingentati e casco protettivo fornito all’ingresso.
Bisogna tenere a mente che i minori di 8 anni non possono entrare.

Com’è la camminata
Il percorso è lineare, da nord a sud, e alterna sentieri di montagna alle passerelle aggrappate alla parete. La lunghezza complessiva è di circa 7,7 km e si percorre in 3-4 ore con calma, dall’ingresso in territorio di Ardales fino all’uscita a Álora, con una navetta che collega i due estremi.
Come arrivarci, acquistare i biglietti e prenotare
Si può raggiungere El Chorro anche in treno regionale RENFE, poi proseguire con la navetta per l’accesso nord. È la soluzione più lenta e scenografica, perfetta per chi viaggia a ritmo rilassato e preferisce evitare l’auto.
L’acquisto avviene online sul sito ufficiale, con due opzioni principali, ingresso semplice o visita guidata, più la navetta a pagamento. Sul portale sono indicate anche le regole di accesso per i minori. I prezzi possono variare per stagione e campagne promozionali, quindi verifica sempre sul sito prima di partire; la stampa locale segnala periodicamente nuove emissioni e aggiornamenti.
Quando andare, come viverlo e buone pratiche
È meglio percorrere il Caminito del Rey mattina presto o tardo pomeriggio, in autunno e primavera per luce morbida e temperature più gentili. Concediti una notte nei borghi vicini, Ardales e Álora, per gustare con calma cucina locale, olivares e piccoli bar di paese. Rallentare qui non è un lusso, è la chiave per capire il paesaggio.
Per quanto riguarda le buone pratiche: preparatevi uno zaino leggero, portatevi dell’acqua e fate attenzione al meteo. Seguite bene le indicazioni delle guide, non gettate rifiuti e rispettate le norme sugli oggetti non ammessi lungo le passerelle.
Il Caminito del Rey è un ecosistema fragile, e la bellezza del cammino dipende anche dai gesti di chi lo attraversa.
Perché vale il viaggio
Il Caminito del Rey è un incontro ravvicinato con la geologia dell’Andalusia, così come un pezzo di storia ingegneristica che oggi diventa un’esperienza lenta, passo dopo passo, tra gole color miele e il rumore dell’acqua che risale dal fondo.
Novità lungo il cammino 📆
Nel 2025 è in corso l’ampliamento con un ponte sospeso pedonale di circa 110 metri, annunciato come il più lungo di Spagna. Un intervento che festeggia i dieci anni della riapertura e promette un finale di percorso ancora più spettacolare.

Fonti
- sito ufficiale del Caminito del Rey, sezione storia, accesso e FAQ;
- Ente del turismo spagnolo; scheda Wikipedia per dati storici e quote;
- portale del turismo andaluso;
- notizie su ampliamento e biglietti dalla stampa nazionale e locale.
Caminito del Rey su GoogleMaps: accesso nord 📍

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