Dentro il Monster Building, il palazzo più fotografato e claustrofobico di Hong Kong

Cortile interno del Monster Building di Hong Kong, facciate fitte di finestre e condizionatori che incorniciano un rettangolo di cielo

Monster Building Hong Kong: vita reale in un’icona urbana

Il Monster Building Hong Kong è un complesso residenziale di Quarry Bay diventato simbolo della città. Instagram e il cinema lo hanno trasformato in un’icona, ma dietro le facciate rosa e grigie vive una comunità autentica. Capire il Monster Building Hong Kong significa guardare oltre l’effetto wow e ascoltare chi lo chiama casa.

Com’è vivere nel “mostro”

Vivere qui significa imparare a fare spazio a sé stessi in pochi metri quadri. Molti appartamenti derivano da suddivisioni di case più grandi e hanno cucine essenziali, soppalchi o mobili su misura per ricavare letti e armadi. La luce entra a fasci attraverso il cortile profondo, cambia colore durante il giorno e la sera si mescola ai neon dei negozi al pianterreno. Il rumore di fondo è quello dei condizionatori e degli scoli dell’acqua, interrotto dalle voci dei vicini che si chiamano da finestra a finestra, dal tintinnio dei carrelli della spesa, dal ronzio degli ascensori.

La routine è concreta e intensa. Al piano strada si trovano minimarket, piccole tavole calde, ferramenta, lavanderie self service. I corrieri riempiono gli androni nelle ore centrali, mentre i bambini sfrecciano tra i porticati dopo scuola. La comunità è mista: famiglie che vivono qui da decenni, anziani che conoscono ogni portinaio, giovani lavoratori alla ricerca di affitti relativamente più accessibili. Gli spazi comuni vengono usati davvero: pianerottoli con piante in vaso, ringhiere piene di panni, cortili che di sera ospitano chiacchiere, partite a carte, riparazioni improvvisate di biciclette.

Cortile interno del Monster Building di Hong Kong, facciate fitte di finestre e condizionatori che incorniciano un rettangolo di cielo

Con tanta vicinanza la privacy diventa un bene prezioso.

Le regole non scritte tengono in equilibrio la convivenza: parlare a bassa voce, evitare musica alta, non bloccare corridoi e rampe, pulire dopo aver cucinato all’aperto, tenere liberi gli accessi per i mezzi di servizio. Quando piove forte o arriva il vento del tifone, tutti si muovono come un organismo unico chiudendo finestre, fissando stendini, aiutando i vicini più anziani.

È una vita densa e pragmatica, fatta di piccoli gesti reciproci che permettono al “mostro” di funzionare ogni giorno.

Fatti essenziali

Il complesso nasce negli anni Sessanta come insieme di cinque edifici collegati, con cortili stretti che creano la famosa prospettiva a pozzo. L’altezza media è di una ventina di piani e le facciate mostrano migliaia di finestre, griglie e unità esterne dell’aria condizionata. Le troupe cinematografiche hanno usato questo luogo in produzioni famose e, negli ultimi anni, il flusso di curiosi è aumentato.

Non è un set, è proprietà privata con negozi e ingressi sempre in funzione.

Chi lo visita è ospite.

Ragazza di spalle nel cortile del Monster Building Hong Kong a Quarry Bay, tra facciate rosse e crema con bow-window, panni stesi e condizionatori; prospettiva verticale verso il cielo nel complesso Yick Cheong e Yick Fat.

I film girati al Monster Building

I film “di rilievo” girati qui sono pochi.

Il più noto è Transformers: Age of Extinction (2014), che ha usato il cortile e le strade intorno al Monster Building per la battaglia finale ambientata a Hong Kong. Cathay Pacific

Spesso online si cita anche Ghost in the Shell (2017). In questo caso il complesso ha ispirato l’estetica del film, ma le riprese principali a Hong Kong risultano in altre zone della città, non specificamente nel cortile del Monster Building.

Curiosità

Il soprannome “Monster Building” nasce dal colpo d’occhio: un mosaico di balconi, tubi, insegne e abiti che sembra vivo.

I cortili interni regalano la celebre inquadratura verticale verso il cielo, amatissima dai fotografi. Alcuni residenti hanno appeso cartelli che invitano a scattare con discrezione e a non usare droni. Il momento migliore per osservare il gioco di luci è il tardo pomeriggio, quando il sole colora di rosa le facciate.

Se piove, l’acqua crea riflessi e un’atmosfera quasi cinematografica.

Monster Building Hong Kong a Quarry Bay, corridoio tra Yick Cheong e Yick Fat con la torre Kornville verde acqua al centro, balconi fitti, panni stesi e condizionatori.
La torre verde acqua al centro è Kornville, edificio vicino e distinto dal complesso storico.

Consigli responsabili per chi passa di qui

Arrivare è semplice: MTR fino a Quarry Bay, poi pochi minuti a piedi.

Evitate le ore notturne e le primissime del mattino. Non occupate ingressi o rampe, non salite sulle strutture, chiedete il permesso se volete ritrarre persone, acquistate qualcosa nei negozi del pianterreno come segno di gratitudine.

Ricordate che il rispetto dei residenti viene prima della foto perfetta.

Il “Monster Building” è un gruppo di 5 palazzi a Quarry Bay:

Yick Cheong Building
Yick Fat Building
Montane Mansion
Oceanic Mansion
Fook Cheong Building

Nota: gli scatti più famosi si fanno nel cortile tra Yick Cheong e Yick Fat. Le torri “Kornville” vicine non appartengono al complesso.

Lo sapevi? 🎣🔍

Hong Kong fa parte della Repubblica Popolare Cinese come Regione Amministrativa Speciale. È tornata alla Cina nel 1997 dopo il periodo coloniale britannico e segue il principio “un Paese, due sistemi”. Questo significa che è cinese, ma mantiene un alto grado di autonomia in molte aree: ha una propria legge di common law, una moneta (HKD), controlli d’immigrazione separati e rappresentanza economica distinta in alcuni organismi internazionali. Difesa e politica estera dipendono da Pechino. Negli ultimi anni l’autonomia è stata ridimensionata da nuove leggi e riforme, ma Hong Kong non è uno Stato indipendente.


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Cinque anni fa, grazie al wwoof, ho fatto un corso di Permacultura nel sud Italia e da allora curo il mio orto personale, nella mia piccola fattoria. Cerco di autoprodurre il più possibile e mi piace scambiare il surplus di prodotti con i miei vicini. Il mio sogno è ottenere presto gli spazi necessari per ospitare viaggiatori, nomadi e contadini da tutte le parti del mondo.

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