Il Cammino Inca

Il Cammino Inca

– foto di Joaquín Enríquez (pixabay)

Il Cammino Inca è una delle escursioni più famose e avventurose al mondo che porta direttamente a Machu Picchu, la città perduta degli Incas. Questo percorso storico, che un tempo era utilizzato dagli Incas stessi, si snoda attraverso paesaggi mozzafiato delle Ande, passando tra antiche rovine, foreste nebbiose e imponenti montagne.

L’avventura inizia solitamente a un punto chiamato “Kilometro 82”, non lontano da Cusco. Da qui, i trekker camminano per circa 4 giorni, coprendo una distanza di quasi 43 chilometri. Durante il trekking, i visitatori possono ammirare la ricca biodiversità della zona, da lussureggianti giungle a spettacolari viste panoramiche. Ogni giorno presenta sfide differenti, tra cui la scalata del temuto “Dead Woman’s Pass”, il punto più alto del percorso.

Oltre alla bellezza naturale, lungo il Cammino Inca ci sono anche molte rovine archeologiche che offrono uno sguardo affascinante sulla storia e cultura inca. L’arrivo a Machu Picchu attraverso il Porta del Sole al mattino presto è il culmine dell’escursione, offrendo una visione della città che pochi hanno la fortuna di sperimentare. È un’esperienza unica, che combina avventura, cultura e storia in un unico viaggio indimenticabile.

Il Cammino Inca è un percorso adatto a tutti?

Il Cammino Inca non è un percorso per tutti. Sebbene sia una delle escursioni più ambite del mondo, presenta diverse sfide che potrebbero non essere appropriate per chiunque. Prima di tutto c’è la difficoltà fisica: il percorso copre circa 43 chilometri attraverso le montagne, con salite e discese ripide. Il punto più impegnativo è il “Dead Woman’s Pass“, che raggiunge un’altitudine di 4.200 metri sul livello del mare. Questo richiede una buona condizione fisica e resistenza.

Secondo, l’altitudine: camminare a tali altitudini può causare il mal di montagna in alcune persone. I sintomi includono mal di testa, nausea e difficoltà respiratorie. È essenziale acclimatarsi prima di intraprendere l’escursione spendendo qualche giorno a Cusco o in altre zone alte. Infine, le condizioni atmosferiche: il tempo può cambiare rapidamente in montagna, portando pioggia, freddo e, a volte, neve. È fondamentale essere preparati con l’attrezzatura giusta.

Si tratta insomma di un’escursione di più giorni in zone remote. Ciò significa che bisogna essere pronti a dormire in tenda e a essere autosufficienti per diversi giorni.

Sono molte le persone che riescono a completare con successo il Cammino Inca ogni anno, tuttavia è importante valutare la propria condizione fisica, fare una pianificazione accurata e, se possibile, consultare persone che l’hanno già fatto. Per chi cerca un’alternativa meno impegnativa, ci sono altri percorsi più brevi o tour organizzati che permettono di raggiungere Machu Picchu senza affrontare tutto il trekking del Cammino Inca.

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