Gli hikikomori sono persone, prevalentemente giovani, che scelgono di ritirarsi dalla società e di vivere in isolamento per lunghi periodi. Questo fenomeno è stato osservato per la prima volta in Giappone negli anni ’90, ma si è diffuso anche in altre parti del mondo.
Un hikikomori trascorre la maggior parte del tempo in casa, spesso nella propria camera, evitando qualsiasi contatto sociale e rifiutando di andare a scuola o al lavoro. Questo comportamento può durare mesi o addirittura anni. Le ragioni dietro questa scelta variano, ma spesso includono pressioni sociali, aspettative familiari, bullismo, disoccupazione o difficoltà nel gestire le relazioni interpersonali.
L’hikikomori rappresenta un problema per la società per diversi motivi:
Salute mentale
L’isolamento prolungato può portare a depressione, ansia e altri problemi di salute mentale. Gli hikikomori spesso non ricevono l’aiuto necessario, poiché il loro isolamento li rende meno visibili e meno inclini a cercare aiuto.
Impatto sulla forza lavoro
Il ritiro degli hikikomori dalla vita lavorativa riduce la forza lavoro disponibile, specialmente in paesi come il Giappone, dove la popolazione sta invecchiando e la forza lavoro sta diminuendo.
Onere per le famiglie
Gli hikikomori spesso dipendono economicamente e per le cure quotidiane dalle loro famiglie. Questo può creare un onere finanziario e emotivo per i familiari, che potrebbero sentirsi responsabili o incapaci di aiutare.
Questioni sociali più ampie
Il fenomeno riflette problemi sociali più ampi, come la pressione per il successo, la difficoltà nel gestire il fallimento e la mancanza di supporto per chi soffre di problemi di salute mentale.
Perdita di potenziale umano
Gli hikikomori sono spesso giovani con potenziale inutilizzato. Il loro ritiro dalla società significa una perdita di contributi creativi, intellettuali e lavorativi.
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