NEET e Hikikomori: analisi e riflessioni sui giovani in ritiro sociale

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- foto di Mart Production via pexels

NEET e Hikikomori rappresentano due fenomeni sociali che vedono i giovani ritirarsi dalla società, vivendo in uno stato di isolamento e inattività. L’esplorazione di questi fenomeni è essenziale per comprendere la mentalità dei giovani d’oggi e i problemi con cui devono confrontarsi nella società moderna.

La loro analisi offre uno spaccato delle questioni legate all’isolamento sociale, alla disoccupazione giovanile e alla mancanza di orientamento.

Differenza fra NEET e Hikikomori

Il termine NEET (che sta per Not in Education, Employment, or Training) si riferisce a giovani che non studiano, non lavorano e non sono coinvolti in alcuna forma di formazione. Gli Hikikomori invece sono individui, prevalentemente giovani, che scegliendo un volontario ritiro dalla società, vivono in isolamento, spesso confinati nelle proprie abitazioni, evitando il contatto umano per mesi o anni.

L’Hikikomori è un fenomeno originariamente associato alla società giapponese, ma che si sta manifestando, seppur in forme diverse, anche in altre parti del mondo. La differenza essenziale tra NEET e Hikikomori risiede nell’intensità e nella volontarietà dell’isolamento sociale. Mentre i NEET possono mantenere relazioni sociali, gli Hikikomori evitano deliberatamente ogni forma di interazione sociale.

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Ragioni del fenomeno

Le ragioni dietro questi fenomeni sono complesse e multifattoriali. La pressione sociale, le aspettative irrealistiche, l’ansia da prestazione, la depressione e la mancanza di supporto adeguato possono spingere i giovani verso l’isolamento. La società iper-competitiva e la paura del fallimento possono accentuare sentimenti di inadeguatezza e alienazione.

In alcuni casi, la scelta di diventare Hikikomori può essere una reazione a traumi o eventi stressanti, una forma di autoprotezione contro un mondo percepito come ostile. Allo stesso modo, molti NEET possono trovarsi in questa condizione a causa di una mancanza di opportunità e di supporti adeguati, e possono sentirsi persi in un mondo che non comprendono o in cui non trovano il loro posto.

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Casi emblematici

Ci sono numerosi casi [1] che illustrano la profondità di questi fenomeni.

Ad esempio, in Giappone, la patria degli Hikikomori, si stima che centinaia di migliaia di giovani vivano in isolamento estremo, con famiglie che spesso sentono vergogna e impotenza di fronte a tale situazione. Storie di giovani che non escono dalle loro stanze per anni sono un monito inquietante di quanto profondo possa essere il loro senso di disconnessione.

Allo stesso modo, l’alta incidenza di giovani NEET in molte nazioni sviluppate evidenzia le lacune nei sistemi educativi e lavorativi. Questi giovani spesso cadono tra le maglie della rete sociale, con poco o nessun sostegno per aiutarli a ritrovare il loro cammino.

C’è bisogno di un maggiore impegno da parte delle comunità

Cosa può fare la società per venire incontro a questi giovani?

Affrontare i fenomeni NEET e Hikikomori richiede interventi multi-dimensionali che vadano oltre le soluzioni rapide.

La creazione di un ambiente inclusivo e supportivo è fondamentale per affrontare le cause sottostanti dell’isolamento. Programmi di counseling, terapia e supporto sociale possono aiutare gli individui a superare le barriere emotive e psicologiche che li tengono lontani dalla società.

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L’educazione e la formazione professionale su misura possono offrire ai giovani le competenze e la fiducia necessarie per navigare nel mondo del lavoro. Inoltre, un dialogo aperto e costruttivo sulla salute mentale può contribuire a ridurre lo stigma associato a questi fenomeni, incoraggiando più persone a cercare aiuto.

Infine, un maggiore impegno da parte delle comunità, delle famiglie e delle istituzioni è essenziale per creare un clima di accettazione e comprensione, dove ogni individuo ha la possibilità di trovare il proprio percorso e di contribuire alla società in modo significativo. Solo attraverso un approccio olistico e l’inclusione possiamo sperare di ridurre l’incidenza di questi fenomeni e aiutare i giovani a reinserirsi in un tessuto sociale che li valorizzi e li sostenga.

[1] https://www.wired.co.uk/article/hikikomori-south-korea-covid

[2] https://metropolisjapan.com/hikikomori-confessions/


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Viaggiatrice seriale. Se non sono circondata da boschi, foreste e montagne mi vengono le crisi d'ansia. 🤭 Animale preferito: il cavallo. Mi piace leggere libri e scambiarli con gli amici. Infine condividere conoscenze & filosofie alternative con altri spiriti affini. In breve: una ragazza con uno spirito hippie e una forte sete d'avventura.

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