“La metafora del carretto vuoto” è un aneddoto che circola ampiamente online e in varie pubblicazioni, ma non sembra essere attribuito a un autore specifico o noto. Si tratta di una metafora popolare, spesso usata per riflettere sull’importanza dell’umiltà e sulla tendenza di chi ha poco da offrire a “fare molto rumore”, sia in senso figurato che letterale.
Non ci sono indicazioni che colleghino questo testo a un autore famoso o a un’opera letteraria canonica. È probabile che appartenga alla categoria di storie e racconti didattici tramandati oralmente o diffusi in testi motivazionali e di riflessione morale. Se conoscete l’autore originale, vi invitiamo a farcelo sapere nei commenti.
Nel frattempo, vi riportiamo il testo integrale di questa semplice e breve storia, con l’auspicio che possa ispirarvi. Grazie!
La metafora del carretto vuoto
Camminavo con mio padre quando all’improvviso si arrestò ad una curva e dopo un breve silenzio mi domandò: “Oltre al canto dei passeri, senti qualcos’altro?”
Aguzzai le orecchie e dopo alcuni secondi gli risposi: “Sento il rumore di un carretto”
“Giusto è un carretto vuoto” mi disse.
Io gli domandai: “Come fai a sapere che si tratta di un carretto vuoto, se non lo hai ancora visto?”
Allora mi rispose: “È facile capire quando è un carretto vuoto, dal momento che quanto più è vuoto più fa rumore”.
Divenni adulto e anche oggi quando vedo una persona che parla troppo, interrompe la conversazione degli altri, è invadente, si vanta delle doti che pensa di avere o è prepotente e pensa di poter fare a meno degli altri, ho l’impressione di ascoltare la voce di mio padre che dice:
“Quanto più il carretto è vuoto tanto più fa rumore”
MORALE
Nessuno è più vuoto di chi è pieno di sé.
L’umiltà consiste nel tacere le proprie virtù per permettere agli altri di scoprirle.
L’umiltà, serena e mansueta, giunge in fondo alle radici del silenzio, nutrendosi.
L’umiltà non fa rumore.
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