Turner Barr, il blogger dietro “Around the World in 80 Jobs”, è famoso per il suo progetto di esplorazione di lavori insoliti in giro per il mondo.
Nella foto tiene in braccio un cucciolo di tigre durante una delle sue esperienze di volontariato in Thailandia, nel “Tiger Temple”.
Turner ha espresso critiche nei confronti di strutture come questa, evidenziando lo sfruttamento degli animali per scopi turistici. Dopo aver lavorato lì, ha deciso di denunciare le condizioni non etiche a cui sono sottoposti i cuccioli di tigre, come la separazione precoce dalla madre e l’interazione continua con i turisti, che possono causare stress agli animali. La sua esperienza lo ha spinto a sensibilizzare il pubblico sull’importanza di sostenere un turismo responsabile e rispettoso della fauna selvatica.
Il tipo di turismo che coinvolge interazioni ravvicinate con animali selvatici, come il tenere cuccioli di tigre può sembrare un’esperienza affascinante, tuttavia spesso dietro queste attività si nascondono pratiche di sfruttamento, condizioni di vita inappropriate per gli animali e stress causato dal contatto costante con gli esseri umani. È sempre importante considerare se gli animali vengono trattati in modo etico e se l’attività promuove la loro conservazione piuttosto che il loro sfruttamento.
Tiger Temple: Lo scandalo del Falso Santuario e del Traffico di Tigri in Thailandia
Il Tiger Temple in Thailandia, conosciuto ufficialmente come Wat Pha Luang Ta Bua, è diventato un’attrazione turistica molto popolare a partire dagli anni 2000, perché offriva ai visitatori la possibilità di interagire da vicino con tigri, inclusi cuccioli, con l’opportunità di fare foto e nutrirli. Tuttavia, dietro questa facciata di santuario per la conservazione della fauna selvatica, sono emersi numerosi scandali.
Il tempio è stato al centro di accuse gravi da parte di gruppi ambientalisti e animalisti, che sostenevano che i monaci maltrattassero le tigri, le sedassero per il contatto con i turisti e praticassero la riproduzione illegale per il commercio di animali e parti del loro corpo. Nel 2016, durante un raid, le autorità thailandesi hanno scoperto 40 carcasse di cuccioli di tigre nascosti nei congelatori del tempio, sollevando ulteriori sospetti di traffico di animali e commercio illegale di parti di tigre sul mercato nero.
Le indagini hanno rivelato che il tempio era coinvolto nel traffico di tigri verso il Laos e altri paesi, contravvenendo alle leggi sulla conservazione della fauna selvatica. Nonostante i monaci si siano sempre difesi affermando di promuovere la conservazione, i rapporti hanno dimostrato che l’obiettivo principale del tempio era il profitto, piuttosto che la protezione delle tigri. Il tempio è stato chiuso al pubblico nel 2016, e la maggior parte delle tigri è stata trasferita in centri di conservazione gestiti dal governo.
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