
Negli ultimi decenni, Venezia è diventata un simbolo globale del turismo eccessivo, capace di trasformare una meraviglia architettonica in una “vacca da mungere”, come molti abitanti denunciano . La città, costruita su canali fragili e ormai soggetta all’innalzamento del livello del mare e all’erosione, si trova ad affrontare contemporaneamente una pressione ambientale senza precedenti e un traffico turistico stremante: fino a 85 000 visitatori al giorno, soprattutto “day‑trippers”, si riversano nel centro storico mentre i residenti continuano a fuggire.
Tra gli interventi più discussi vi sono la tassa d’ingresso – oggi fino a €10 per accesso last‑minute nei giorni di punta – e limiti all’arrivo delle navi da crociera e dei gruppi turistici. Ma queste misure, pur contribuendo alla sensibilizzazione internazionale, non sono riuscite a invertire la tendenza. Anzi, nel giugno 2025 – in concomitanza con l’arrivo della celebri nozze di Jeff Bezos – si sono moltiplicate le proteste locali contro la mercificazione selvaggia della città: “No space for Bezos” e altre iniziative hanno manifestato il crescente sdegno dei residenti.
Oltre ad essere numerico, il fenomeno è anche sociale: affitti brevi e B&B stanno svuotando il tessuto abitativo, mentre le botteghe storiche vengono sostituite da negozi di souvenir.
Una città viva si sta trasformando in un set turistico, fragile e disabitato.
“Venezia non mi ama” – Una raccolta di voci per non rassegnarsi
È da questa frattura che nasce Venezia non mi ama, antologia pubblicata da Neos Edizioni e curata da Roberto Camatti. Ventidue racconti, altrettante voci che esplorano la città di oggi: un luogo meraviglioso ma profondamente ferito, che sembra vivere solo per chi arriva e non più per chi resta.
Il titolo è provocatorio, ma sincero. Venezia – scrivono gli autori – non ama più i suoi abitanti. E i veneziani, ormai pochi e sparsi, faticano ad amare ciò che la loro città è diventata.
Ma questa non è un’operazione nostalgica. Al contrario, i racconti alternano memoria e immaginazione, cronaca e invenzione, poesia e tensione civile. Si parla della città storica e della terraferma, della Laguna e dei suoi margini. Si racconta la gentrificazione, il turismo invasivo, le case che diventano hotel, le vite che si spostano altrove. Ma anche la resistenza, le domande, la voglia di cambiare rotta.
Il risultato è un coro vario ma compatto, fatto di stili diversi e sensibilità personali. Tra gli autori e le autrici: Isabella Albano, Antonella Barina, Michela Manente, Andrea Princivalli, solo per citarne alcuni. La postfazione è affidata a Giovanni Andrea Martini, da sempre attento alle dinamiche sociali della città. I diritti d’autore saranno devoluti all’Associazione Italiana Persone Down, sede di Venezia-Mestre.
Una lettura per chi ama davvero Venezia 📖🔍💓
“Venezia non mi ama” è un libro necessario per chi crede che le città siano fatte prima di tutto da chi le abita. È un modo per ascoltare chi Venezia la conosce bene, per capirne le ferite, ma anche per immaginare soluzioni. Con lucidità, con affetto, con rabbia, ma senza cinismo.
Un’antologia che non si limita a raccontare, ma invita a prendere posizione.
Perché forse, a Venezia, l’amore si può ancora salvare.
📘 Venezia non mi ama
A cura di Roberto Camatti – Neos Edizioni
168 pagine – €16,00
Con racconti di 22 autori e autrici
Postfazione di Giovanni Andrea Martini
I proventi saranno devoluti all’Associazione Italiana Persone Down – Venezia-Mestre
👉 Info e acquisti: www.neosedizioni.it

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