Jane Goodall ci lascia un’eredità di ascolto e azione
Jane Goodall ci ha lasciati a 91 anni, serenamente nel sonno, durante un tour di conferenze in California. La notizia, diffusa dal Jane Goodall Institute, ha fatto il giro del mondo ricordandoci quanto il suo lavoro abbia cambiato per sempre il nostro sguardo sugli animali e su noi stessi.
Negli anni Sessanta, dal piccolo campo di Gombe in Tanzania, Goodall scelse la strada dell’ascolto. Passò mesi in silenzio, osservando i vicini di foresta senza fretta, fino a registrare gesti e comportamenti che avrebbero scosso la scienza. Documentò che gli scimpanzé sanno usare e costruire strumenti, rivelando quanto sia sottile il confine che tracciamo tra umani e altri animali. Quel giorno cambiò il modo di raccontare la natura.
Dopo Gombe, il suo viaggio si è allargato al mondo.
Nel 1977 fondò il Jane Goodall Institute, che sostiene ricerca, tutela degli scimpanzé e progetti di conservazione guidati dalle comunità locali. Nel 1991 nacque Roots & Shoots, il programma che coinvolge i giovani in azioni concrete per persone, animali e ambiente. È un’eredità viva, fatta di reti, progetti e storie.
La scienziata che ha insegnato al mondo la pazienza
Per chi ama la filosofia del viaggio lento, Jane è stata una maestra di cammino.
Ci ha ricordato che ogni incontro richiede tempo, che la conoscenza nasce dal rispetto e che la meraviglia è un’alleata potente contro l’indifferenza. Il suo metodo non era invasivo, non cercava di piegare la realtà a un’ipotesi. Preferiva farsi accogliere, lasciando che fossero gli altri a raccontarsi. È la stessa attitudine che portiamo nello zaino quando scegliamo di muoverci piano, di fermarci, di chiederci come il nostro passaggio possa generare cura.
Cosa possiamo fare per onorare e continuare il suo viaggio
Oggi possiamo onorare il suo lascito con gesti semplici e tenaci.
Scegliendo forme di turismo che non sfruttano la fauna e sostengono i custodi del territorio. Privilegiando treni, cammini e soste lunghe che riducono l’impronta e aumentano gli scambi umani. Imparando a riconoscere gli alberi di un quartiere tanto quanto i nomi delle specie di un parco. E, quando possibile, sostenendo i progetti che Jane ha messo al mondo, dal Jane Goodall Institute a Roots & Shoots, perché continuino a offrire opportunità e strumenti alle comunità e alle nuove generazioni.
Ci piace immaginarla ancora lungo un sentiero, seduta a distanza di rispetto, lo sguardo paziente rivolto alla foresta. Nel suo invito alla speranza c’è un’idea di viaggio che sentiamo nostra: muoversi per diventare più attenti, più giusti, più curiosi. Non tanto per evadere ma per tornare a relazionarci con tutto ciò che vive.
Grazie, Jane. Continueremo a camminare piano.
Addio a Jane Goodall
I contributi scientifici più importanti di Jane Goodall
- Strumenti (1960): a Gombe osserva gli scimpanzé fabbricare e usare bastoncini per “pescare” termiti. Il confine tra noi e loro si fa più sottile.
- Dieta e caccia (dal 1960): documenta che gli scimpanzé non sono solo frugivori. Cacciano in gruppo, condividono la carne e talvolta predano colobi.
- Società complesse: registra gerarchie, alleanze, amicizie durature e un’infanzia lunga con forti legami madre-figlio e apprendimento sociale.
- Cultura nei gruppi: descrive tradizioni che variano da comunità a comunità, come la “spugna di foglie” per bere e stili di toelettatura tramandati.
- Guerra tra comunità (1974–1978): documenta pattugliamenti di confine, razzie e uccisioni tra gruppi vicini. Un quadro di territorialità e cooperazione aggressiva.
- Infanticidio e, in rari casi, cannibalismo: osservazioni difficili che aiutano a capire competizione e dinamiche riproduttive.
- Adozione e consolazione: individui che accudiscono orfani, abbracci e gesti di conforto in momenti di stress o lutto. Segnali di empatia.
- Personalità e emozioni: riconosce individui con temperamenti distinti. Il suo sguardo attento apre la strada a nuovi standard etici e metodologici nello studio del comportamento animale.
Fonti e approfondimenti
- Jane Goodall Institute USA; https://janegoodall.org/ (sito ufficiale);
- ABC
- profilo e galleria fotografica d’agenzia. AP News
- Reuters+1


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