Occupare cascine – la Terra a Chi Non Lavora
Il fenomeno delle occupazioni abusive di cascine e altri immobili in Italia è strettamente legato alla crisi abitativa che affligge molte città del paese. Questo fenomeno è spesso associato a movimenti sociali che lottano per il diritto alla casa, come il Movimento di Lotta per la Casa, molto attivo a Firenze, e altre organizzazioni simili a Roma, Milano e altre grandi città.
Una figura di spicco in questo contesto è Ilaria Salis, neoeletta parlamentare europea, che ha apertamente rivendicato la sua militanza nel movimento di lotta per la casa. Salis ha sottolineato come le occupazioni di case sfitte siano spesso l’unica soluzione per molte famiglie che altrimenti rimarrebbero senza un tetto.
Nicola Fratoianni, esponente della sinistra italiana, ha espresso sostegno a questi movimenti, affermando che le occupazioni dovrebbero essere considerate una forma di ribellione giustificata di fronte alla negazione del diritto all’abitare. Fratoianni ha criticato la criminalizzazione di queste pratiche, proponendo invece un riconoscimento del loro valore sociale.
Il problema delle occupazioni abusive è particolarmente grave nelle grandi città. Secondo i dati, a Roma ci sono quasi settemila alloggi occupati illegalmente, mentre a Milano, Palermo, Genova e altre città il numero è comunque significativo. Questi dati evidenziano una crisi abitativa estesa e la mancanza di soluzioni abitative adeguate per le fasce più deboli della popolazione.
Le occupazioni, sebbene spesso considerate illegali, mettono in luce un problema sociale che richiede soluzioni più inclusive e strutturate, come l’aumento delle case popolari e politiche abitative più efficaci per garantire un alloggio dignitoso a tutti.