Mi chiamo Turner, sono un ragazzo senza talento a cui piace viaggiare come fanno molti spiriti liberi là fuori. Ho un mio sito web personale che si chiama Around The World In 80 Jobs, dove descrivo i miei percorsi e le mie tribolazioni nel tentativo di cercare interessanti opportunità di lavoro all’estero. Vengo da Seattle Washington, ma in questo momento mi trovo in Thailandia, circondato da tuk tuks e ragazzi-travestiti. Prima di viaggiare nelle scuole (con la mente leggendo libri eheh), ho sempre viaggiato, ma ho anche provato a fare soldi comprando azioni, fallendo miseramente e bazzicando tra un ufficio e l’altro (facevo finta di essere serio mentre giocavo al gioco di carte solitario).
Quando hai iniziato? E perchè?
Appena dopo l’uni. Mi sono messo a viaggiare a tempo pieno. L’ho fatto per esplorare ed esplorarmi, per vivere nuove esperienze ed evitare la prossima decade di matrimoni di amici e di bagnetti ai bebè.
Dunque, come ti mantieni all’estero?
Improvviso. Cerco lavoro lungo la strada, che poi è l’argomento centrale del mio sito. Per trovare lavoro faccio ciò che ogni membro rispettabile di questa società fa: molesto le persone finché non mi assumono. Ho ottenuto impieghi come copy-editor, come venditore di azioni, ma ho svolto anche lavori con paghe leggermente inferiori (tipo: niente) come nelle fattorie di riso e la raccolta di tequila.
Turner Barr mentre lavora in una pizzeria a Roma
Dal tuo blog riesci a ricavare fondi sufficienti per mantenerti all’estero?
Sì. Però per strada mangio roba di dubbia qualità.
I tuoi piani per i prossimi tre anni?
Seriamente? Non so dove sarò nei prossimi mesi. Il tipo di lavoro può oscillare tra giocoliere di strada, artista senza talento, mungitore di mucche. Sono aperto, non faccio lo schizzinoso.
Pensi che ti fermerai mai in un posto fisso?
Mmm probabile. Più invecchio e più apprezzo l’idea di un letto in cui dormire dove non vi sia paglia, spine o che non sia duro come il cemento. L’idea di mettere radici da qualche parte è abbastanza allettante, diciamo che ha i suoi lati positivi. L’Europa m’ispira molto. Magari scaverò una tana lì.
Daresti qualche consiglio ai tuoi lettori per ispirarli a viaggiare più a lungo possibile?
Viaggiare a lungo o viaggiare pochi giorni non ha importanza. Ciò che conta è la qualità del viaggio. Trova ciò che ti piace fare. Che senso ha viaggiare se poi spendi l’80% del tuo viaggio facendo ciò che non ti piace? Fai ciò che t’ispira di più, quindi viaggia. Che sia un viaggio corto, del fine settimana o un viaggio lungo, per tutta la vita, non ha importanza. Trova un equilibrio e non farti mancare birre artigianali. Vedrai che ti costerà meno.
Turner Barr in Messico
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