Ti senti come se avessi un prurito che non sparisce finché non esplori nuovi luoghi? Ti annoi a vedere le stesse cose giorno dopo giorno, e ti senti vivo solo quando esplori culture diverse e mangi cibi esotici? Un gene nel tuo DNA potrebbe essere responsabile per tutte queste pulsioni! È infatti possibile che ci sia una chiara componente genetica dietro ad un bisogno innato di viaggiare.
Nel 2016, c’è stata una discussione su come un “gene del vagabondaggio”, il DRD4-7R, sia responsabile di quei “pruriti” che senti ai tuoi piedi. Il 7R, una variante del gene DRD4, agisce sui livelli di dopamina del cervello che a loro volta influenzano il comportamento e la motivazione. Pare che esista nel 20% della popolazione. I ricercatori hanno detto che la variazione 7R potrebbe essere collegata con sensazioni di “irrequietezza e curiosità”. È stato anche affermato che contribuisca a spingere le persone a correre dei rischi, tra cui viaggiare e sperimentare nuovi posti.
Quindi se non siete riusciti a fare a meno di riempire ogni pagina del vostro passaporto, di provare a fare surf o saltare da un aereo, questa potrebbe essere la causa. Dawn Maslar, una biologa della Kaplan University, ha studiato l’effetto che la dopamina e altri ormoni hanno sul nostro cervello e pensa che esista una correlazione definita. Ha parlato con Condé Nast Traveller del fenomeno, dicendo: “Il gene Wanderlust (DRD4) è così potente e sembra che sia più predominante nel tipo di persona che viaggia.
“La dopamina è l’ormone del piacere, e quando vuoi ottenere di più, non ti sazia – è come una droga .” La scienziata cita alcuni studi che suggeriscono che questa variante genetica non è distribuita in modo uniforme in tutto il mondo, commentando: “vediamo una porzione maggiore del gene DRD4-7R nel Sud e nel Nord America, nei discendenti dagli europei che sono venuti per stabilirsi, e ciò ha senso…”
Altri sostengono che la passione per i viaggi sia appresa, non innata. Gloria McCoy, pensionata californiana, guida il Travellers Century Club, un’organizzazione esclusiva per chiunque abbia visitato 100 o più paesi. Ha detto, parlando a Condé Nast Traveller: “Penso che la voglia di viaggiare nasca da un contesto di relazioni che ti invogliano a farlo. Ho sicuramente ereditato questa passione da mio marito quando l’ho incontrato 29 anni fa – lui è un vero viaggiatore. “Ad ogni modo, il nostro amore per i viaggi è ormai consolidato e c’è solo una cura: esci ed esplora.
Alice Johnston 12 gennaio 2018
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