Una necropoli, dal greco nekros (morto) e polis (città), indica un vasto sito funerario o una “città dei morti”. A differenza dei cimiteri, che sono più piccoli e personali, le necropoli si distinguono per la loro scala monumentale e le complesse strutture architettoniche.
Questi luoghi erano spesso dedicati a intere comunità e riflettevano le credenze religiose, le gerarchie sociali e le espressioni artistiche delle civiltà che li costruirono. Per esempio, in Egitto, la necropoli di Saqqara, con la famosa piramide a gradoni di Djoser, servì come importante centro funerario e religioso per oltre 3.000 anni. Allo stesso modo, le necropoli etrusche, come quella di Cerveteri in Italia, rappresentano una finestra sulla vita quotidiana di questa antica civiltà attraverso le decorazioni e i reperti delle tombe.
In epoca moderna, come nella necropoli del Cremlino a Mosca, tali spazi sono stati utilizzati per commemorare figure di rilievo, sia per scopi politici che celebrativi. Si tratta quindi luoghi di sepoltura, ma anche spazi simbolici che rappresentano il patrimonio collettivo e le tradizioni religiose di una società.
Ti piacerebbe contribuire a questa sezione? Scrivici 📧 ✍️😊