Il Pozzo di Santa Cristina, situato nella regione di Oristano in Sardegna, è un affascinante sito nuragico, risalente all’Età del Bronzo, tra il 1200 e il 1100 a.C.
Questo pozzo sacro è un’opera ingegneristica e artistica di straordinario valore, che dimostra la profonda conoscenza e l’abilità tecnica dei suoi costruttori.
Il pozzo era parte di un complesso più ampio, che includeva un villaggio e un’area di culto.
La struttura principale è una scalinata che conduce a una camera sotterranea, dove l’acqua sgorga da una sorgente naturale. La scalinata è circolare e si inabissa nella terra, conducendo a una tholos, una camera a cupola realizzata con blocchi di pietra accuratamente tagliati e posizionati senza l’uso di malta.
Il pozzo è un esempio di precisione ingegneristica: è costruito in modo che durante l’equinozio di primavera, la luce del sole raggiunga direttamente la superficie dell’acqua, creando un effetto luminoso spettacolare. Questo fenomeno suggerisce che il pozzo avesse non solo una funzione pratica, ma anche un significato rituale e astronomico, collegato alla fertilità.
La camera sotterranea è un capolavoro di design.
La sua cupola, o falsa volta, è costruita con la tecnica della tholos, tipica dell’architettura nuragica. Questa tecnica consiste nell’accostare progressivamente i blocchi di pietra verso l’interno fino a chiudere la cupola. L’interno del pozzo, con le sue superfici levigate e l’acqua cristallina, crea un ambiente di pace e tranquillità.
Le cerimonie religiose e i rituali che avvenivano all’interno del sito erano legati all’acqua, considerata una fonte di vita e purificazione. Il pozzo era probabilmente un luogo di pellegrinaggio per le comunità nuragiche, che vi si recavano per cerimonie e offerte.
Oggi, il Pozzo di Santa Cristina è una meta turistica e un luogo dove si può sentire un profondo collegamento con il passato e con le antiche tradizioni della Sardegna.
La sua conservazione aiuta a mantenere viva la memoria di una civiltà scomparsa, la cui eredità culturale continua ad affascinare e ispirare.
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