“Se stai fermo, nulla succede”
Questo è il titolo di uno dei capitoli scritti da Massimiliano Cremona curatore del testo “Camminare guarisce” di Fabrizio Pepini, edizioni dei cammini, nel quale si alternano riflessioni, dialoghi, aneddoti ed esperienze condivise, e non, da Fabrizio e Massimiliano.
Mi ha colpito quasi tutto di questo libro.
Le parole chiave: cambiamento, vita, incontro, cammino, dare, ricevere, lentezza, condivisione.
La presentazione
L’ho scoperta per caso, chi me l’ha segnalato mi conosce piuttosto bene, sa che amo camminare, e non perde un colpo per mettere a segno battute sarcastiche. Nel caso specifico mi disse: “Tu sei l’eccezione che conferma la regola.” Lo prendo sul ridere. Non credo sia capace di volermi bene in altro modo.
Così alle 17 ero alla Libreria Spalavera, la presentazione era prevista per le 17,30 e nella mezz’ora di attesa ho potuto acquistare il libro, iniziare a leggerlo, ascoltare i discorsi degli amici di Fabrizio, seduti accanto a me, e vedere riempirsi (e non è un eufemismo) la libreria.
Era la prima volta che ci entravo, avevo letto e sentito parlare del progetto ma, pur vivendo a Verbania non avevo mai trovato l’occasione giusta per andarci.
Questa lo fu.
La storia di Fabrizio
Non mi dilungo a parlare di lui, della sua storia, della sua malattia e del suo nuovo modo di vivere. Il titolo del libro non è una trovata commerciale ma la VERITA’ per Fabrizio.
Ciò che più mi ha colpito, nel leggere il libro, sono gli incontri avvenuti tra lui e altre persone. La consapevolezza che il cammino ti dà, ma che anche tu puoi dare al cammino. Una storia di apertura, di umiltà, di ritrovato o nuovo rapporto umano, di fiducia nell’essere umano e di ridimensionamento della religione.
Il cammino come esperienza di vita, non il cammino come alternativa alla vita. Ma una vita in cammino.
La storia di Massimiliano e l’incontro con Fabrizio
Massimiliano è di Verbania, lo avrò già visto milioni di volte, ma scoprire la sua storia mi ha colpito molto. A volte non serve una malattia per comprendere che sia ora di cambiare rotta. Mi è piaciuto leggere di un uomo che seppur diffidente, incapace di farsi amare, chiuso e introverso sia riuscito a trarre dal gruppo, dal cammino e dalla condivisione una nuova energia per affrontare la vita. Una sua affermazione voglio riportare:
“forse la consapevolezza si acquisisce da soli, mentre la felicità si raggiunge in compagnia. In buona compagnia.”
Le casualità
Aneddoti e incontri si succedono nel testo. Effetti del caso. Segnali, per chi vuole crederci o no, che per chi ha voglia di ascoltarli o vederli ti indicano la direzione.
Le storie di Ornella Gabrielli e Rosalba Claudini
Donne che si sono messe in gioco, non solo nel raccontare la propria storia, ma donne che hanno saputo cercare il cambiamento.
Il capitolo 13
Il segreto, forse, è cambiare vita.
Ed è il cambiare vita che ci permette di andare in cammino.
(parte del testo alle pagine 64 e 65)
Io non so se potrò mettermi in cammino in questo modo. So che credo nel cammino e cammino molto. Mi piace camminare ovunque. Per me il cammino è incontro e scoperta. Non l’ho mai fatto su strade, sentieri mete di pellegrinaggi. Lo faccio in città, nei campi, in montagna, sola (prevalentemente) o in compagnia (poca).
Mi piacciono: ciò che vedo, le soste, le parole con chi non conosco, le storie che non conoscevo fino a quel momento, la stanchezza, il contatto con la terra, l’esperienza con lo zaino in spalla, la sensazione di esploratore, gli incontri, la solitudine, le difficoltà, le sorprese, le situazioni non sempre comode.
Questo è per me il cammino e lo ritrovo in ogni viaggio.
Se volete mettervi in cammino, iniziamo da qui: Spalavera e Linea Cadorna.
O leggendo il libro.
Li consiglio entrambi.
Buon cammino!
Hai dei libri da consigliarci? Scrivici!
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