Hola amigos! Come ogni settimana ci ritroviamo per l’appuntamento con Inside the Country, Inside the People, la rubrica di tradizioni dal mondo. Certo, non si tratta delle bellissime e preziose storie di viaggio, ma queste tradizioni sono altrettanto importanti per entrare realmente a contatto con il territorio e sviluppare empatia con le persone. Un patrimonio prezioso che rende la nostra terra ancora più bella da vedere e visitare.
Oggi andiamo a New Orleans per raccontarvi uno dei più famosi Festival di jazz music, al secolo The New Orleans Jazz & Heritage Festival. Nato e cresciuto dall’umile cultura Creola, il festival è amato e rinomato in tutto il mondo, accogliendo ogni anno milioni di spettatori, oltre 150.000 al giorno.
Detta anche Big Easy per il suo stile di vita rilassato e piacevole (I suoi abitanti se la prendono comoda: take it easy! Il suo motto dice infatti Laissez les bons temps rouler – lasciate spazio al divertimento!) New Orleans celebra la musica come patrimonio culturale della città durante l’ultimo fine settimana di aprile ed il primo di maggio, quando ritmi tribali africani, inni di chiesa e musica pop americana, riempiono una nuova pagina della storia della city che spazia dal jazz al blues, dal Rock al folk. Questa festa soulful ha un’atmosfera tutta rilassata, perfetta per sperimentare la cultura di New Orleans senza la follia del precedente Mardi Gras (carnevale).
Secondo il sito ufficiale della Jazz Fest, “il festival celebra la musica e la cultura indigeni di New Orleans e Louisiana, in modo che la musica comprenda tutti gli stili associati alla città e allo stato: blues, R&B, gospel, musica cajun, zydeco,Afro-Caribbean, folk music, Latin, rock, rap music, country music, bluegrass e tutto ciò che c’è nel mezzo. Naturalmente, c’è un sacco di jazz, contemporaneo e tradizionale“.
Il festival si svolge durante il giorno, tra le ore 11 e le 7 del pomeriggio – presso il Fair Grounds Race Course, 1751 Gentilly Blvd New Orleans, LA – una pista da corsa di cavalli situata nella storica Mid-City. Tuttavia per tutta la settimana, molti eventi musicali si svolgono in giro per la città.
The New Orleans Jazz & Heritage Festival festeggia la musica e le tradizioni della Big Easy da più di 40 anni, ma il jazz in questa città ha preso piede molto prima. Per tutto il 1800 il commercio degli schiavi crebbe considerevolmente, portando nelle Americhe quasi mezzo milione di africani, in gran parte dalla regione vicino al Congo. La musica proveniente dall’Africa occidentale era per lo più rappresentata da ritmi tribali ricavati da grandi e pesanti da percussioni che venivano suonate quasi esclusivamente per rituali e soprattutto per mantenere il lavoro nei campi in movimento e dare sollievo ai lavoratori.
A New Orleans, invece, fino al 1843 le grandi danze africane si tenevano in piazza, ogni domenica presso la ormai famosa Plaza Congo. Qui la Chiesa giocò un ruolo fondamentale nella fusione di percussioni tribali e inni religiosi degli schiavi noti come spirituals. Tuttavia, dopo la guerra civile, le leggi che limitavano la libertà degli afro-americani, conosciute come Black Codes, furono approvate, dichiarando fuorilegge il drumming, ovvero tutte le percussioni tribali importate dall’Africa.
Così per necessità, queste sonorità e ritmi ritmi subirono una sorta di evoluzione, passando dalle percussioni ormai fuori legge, a strumenti “domestici” ovvero oggetti di tutti i giorni trovati in casa e suoni prodotti con il proprio corpo, per esempio lo schiocco delle dita, l’applaudire delle mani, il picchiettare su bottiglie etc. All’inizio del XX secolo la rivoluzione del Jazz a New Orleans era in pieno boom.
Dixieland fu uno dei primi stili di jazz e forse anche il più allegro che regalò a New Orleans l’inno più famoso: “When the Saints Go Marching In”. Ma prima di arrivare da noi in Europa, dove assunse diverse connotazioni, il Jazz della Big Easy portò con se anche il ragtime, blues, swing ed il bebop.
Oggi, grazie al New Orleans Jazz & Heritage Festival, è possibile ripercorrere tutta questa fantastica ed emozionante storia del Jazz dalle origini fino ai giorni nostri. Organizzato dall’omonima New Orleans Jazz & Heritage Foundation, associazione no-profit che gestisce il festival, la Jazz Fest più famosa al mondo riunisce su un unico stage tutti gli esponenti più importanti a livello mondiale. Si pensi al primo anno, quando nel 1970 vi salirono leggende tra cui Duke Ellington, Mahalia Jackson, Fats Domino e Clifton Chenier.
Partecipare a questa festa è facile, basta acquistare i biglietti online, oppure se volete godervi appieno il festival e viverlo alla “viaggiare con lentezza” potete chiedere di unirvi come volontari. Questo non solo vi permetterà di assistere a tutti gli eventi in programma, ma di vivere il festival e la storia del Jazz come un locale. Potete fare domanda sul sito di riferimento.
Leggi le puntate precedenti di Inside the Country, Inside the People, la rubrica sulle più affascinanti tradizioni culturali nel mondo:
Il capodanno cinese
Carnevali d’Italia
Carnevale di Rio
Lòm a Merz
Maslentitsa
Holi Festival
St. Patrick’s Day
Chaharshanbe Suri
Kanamara Matsuri 
Naghol Land Diving
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