Inside the Country, Inside the Peolpe oggi ci porta in India per presentarvi uno dei più spettacolari festival che vede protagonisti ben 30 coloratissimi elefanti che, con i loro sfarzosi costumi, attraversano la città di Thrissur per raggiungere il tempio di Vadakkunnathan.
Il Thrissur Pooram Elephant Festival è una delle celebrazioni più famose dell’India, non a caso partecipare a questo festival, che ormai ha ben
più di 200 anni, significa cogliere il vero sapore delle tradizioni indiane e capire il perchè l’India sia medaglia d’oro nei festival. Raja Rama Varma creò questa festa/rituale nel 1798 per rendere omaggio a Shiva la divinità Hindù suprema, raggruppando sotto un’unica bandiera tutti i templi della regione del Kerala, che, per l’occasione, si uniscono per pregare presso il tempio di Vadakkunnathan che si trova appunto a Thrissur.
Il festival comincia sette giorni prima della famosa processione degli elefanti, tra danze, ritmi tribali, colori e molta ritualità religiosa, il Pooram ha inizio con il “sollevamento” della bandiera. I roboanti fuochi d’artificio cominciano invece dalla quarta notte e, da lì in poi, rappresentano un vero e proprio caposaldo del festival. Il sesto giorno si entra nel vero e proprio Pooram che vede lo svolgersi di svariate attività in tutti i templi della zona, fino al Nilapaduthara che si trova vicino al Gopuram (torre monumentale posta davanti ad ogni tempio) occidentale del tempio di Vadakkunnathan.
La parte più importante e, se vogliamo, sfarzosa del festival è la processione degli elefanti che percorrono tutta la città vestiti di magnifici Nettipattam (copricapi dorati), campane e ornamenti decorativi, ma non solo ad impreziosire l’abito anche foglie di palma, piume di pavone e splendidi dipinti fatti a mano, detti Kolam. Sul dorso, a cavalcare questi giganti buoni, vi sono i Mahouts, ovvero i cavalieri che portano con se degli altissimi ombrelli parasole ricavati da un palo di bamboo, e che si dividono in due fazioni una proveniente da est della città i Paramekkavu ed una proveniente da ovest, i Thiruvambady.
Ed è così che alle tre del mattino questi magnifici elefanti vengono accolti e preceduti da danze e musiche tribali popolari, il Panchavadyam (alla lettera il battito ritmico del tamburo) e da fragorosi fuochi d’artificio che dura ben tre ore.
Tutto questo sbattere, scoppiare, tutte questi canti e suoni tribali sono necessari per far si che l’esperienza del festival sia la più immersiva possibile, in modo che la ritualità entri completamente nel corpo e nelle anime dei partecipanti.
Infine le due squadre di 15 elefanti ed i rispettivi Mahouts si incontrano al di fuori del tempio e creano una sorta di rituale passandosi il parasole, rimanendo a bordo del pachiderma.
Siate preparati per una delle esperienze più percussive della vostra vita.
Leggi le puntate precedenti di Inside the Country, Inside the People, la rubrica sulle più affascinanti tradizioni e feste nel mondo:
Il mio obiettivo è conoscere. Il punto non è vedere posti lontani, ma assaporarne la vita, la cultura, la quotidianità e annusarne il profumo anche a km di distanza. Viaggiare è la mia scuola, la condivisione il mio strumento.
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