Molti aspiranti nomadi digitali sognano di stare sulla spiaggia con i loro computer portatili, un margarita ghiacciato e un sole splendente!
È certamente un’immagine attraente, purtroppo non è un’idea realistica, almeno non se si vuole raggiungere una certa costanza professionale a lungo termine.
Se vuoi eccellere come lavoratore a distanza, hai bisogno di basi. Devi trovare luoghi temporanei che assicurino la tua produttività e soddisfino la tua voglia di viaggiare.
Prima di tutto, definiamo il concetto di “base nomade”.
Cos’è una Nomad Base?
Una Nomad Base è uno spazio abitabile condiviso dove tutti possono sentirsi contemporaneamente ospiti e padroni di casa. In poche parole a casa. È un luogo dove i residenti – per quanto temporaneo possa essere il loro soggiorno – si sentono a casa, fanno le loro ‘cose’ e possono imparare e condividere gli spazi e il tempo con altre persone, spesso sconosciute. Base Nomade è quindi anche una cultura condivisa di partecipazione (ad eventi della casa per esempio) così come di reciproca cura e collaborazione, necessari perché questi spazi siano sostenibili.
I valori di sostenibilità, condivisione e apertura sono centrali. Una Nomad Base non esiste per profitto finanziario.
Nella definizione di Base Nomade possono rientrare i concetti di eco-villaggio o comunità intenzionali, casa affittata, o di proprietà, oppure occupata abusivamente da uno o più individui che decidono di condividere questo spazio anche convari nomadi viaggiatori. Una Nomad Base potrebbe anche essere uno spazio temporaneo in un luogo temporaneo come ad esempio un pezzo di terra, un villaggio abbandonato, un ritiro in montagna. Ogni Base possiede la sua specifica cultura: aspirazione, obiettivi, regolamenti, durata minima o massima del soggiorno, intenzioni, e così via.
Nomad Base, articoli, storie e progetti 🛋️
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