Viaggio lento a Nord-Est. Piccolo racconto introspettivo.

Da circa un mese la lumachina Angela è in viaggio (lentissimo) verso Nord-Est. A Varsavia ha fatto il visto per la Russia per fare la transiberiana e poi la Mongolia. Se riuscirà ad ottenere il visto a Helsinki o a Riga, tornerà in Cina per la quarta volta. Treni popolari e tante tappe. Questo è il suo programma per quattro-cinque mesi e poi… Poi si vedrà.   Angela viaggia per il viaggio, utilizza mezzi di convenienza, risparmia il più possibile e dice: “finché avrò soldi e salute il viaggio durerà. Ne servono pochi, ma quei pochi ci vogliono: la lentezza mi aiuta a risparmiare, ma è anche il mio stile di vita”. Oggi ci manda un piccolo resoconto introspettivo del suo primo mese di viaggio. 

Silena*, dal finestrino.

Non è la prima volta che parto. Non è la prima volta che fuggo.
Questa volta è diverso. Questa volta è un viaggio più lungo, o più difficile, chissà!
La Siberia d’inverno?! E quando la vuoi vedere altrimenti? D’inverno fa freddo, vero, ma va vista d’inverno.
E fuggo dai fantasmi del passato, ai quali proprio non si riesce a sfuggire. Tornano, cavolo se ritornano. Alcune notti, poi, non riesco a scrollarmeli di dosso, nonostante sia partita, nonostante abbia abbandonato tutto. La casa, già la casa… Non è la prima volta che l’abbandono assieme a “chi” e “cosa” ci vivono dentro.
Fessa. Forse ma non si vive per essere furbi. Almeno non io.
E allora eccomi da sola con solo un bagaglio a mano.
Un cambio e un po’ di roba pesante, guanti, berretto, calzamaglia e tuta per combattere -per quel che si può- il gelo dei prossimi mesi. Sapone da bucato e ago e filo, per rammendare ciò che inizia a bucarsi. Il peso più folle è la mia macchina fotografica, di cui però ho perso il carica batterie: questo la rende, per ora, inutilizzabile. Accidenti, pesa quanto tutto lo zaino!
Lo zaino si riempirà di carte, mappe e biglietti vari, ma me ne disfarò non appena cambierò posto o paese. Non ho guide, non ho libri, solo un vecchio netbook per collegarmi a internet. Per adesso ne ho bisogno, per trovare gli indirizzi e le notizie dei paesi in cui sono e in cui sarò.
Non devo frequentare pub, discoteche e ristoranti. Non mi divertono, mai mi hanno divertita. Se trovo qualcuno con cui dividere una tazza di tè, ben volentieri. Altrimenti da sola.
Ed eccomi felice, a camminare per le strade. Fortunatamente non fa troppo freddo, a parte alcuni giorni a Varsavia. Mi dicono che è un evento eccezionale, nonostante sia dicembre.
Forse il Freddo vuole darmi l’opportunità di abituarmici piano piano…
Per seguire nel dettaglio le avventure lente di Angela, potete trovare la sua pagina FB personale, con fotografie, aneddoti e particolari del suo viaggio verso nord-est.
O scrivete alla sua mail:

 
*Silena è un nome inventato, è il femminile di Sileno, amico e maestro di Dioniso
 
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