Il sentiero nazionale d’Israele 🇮🇱

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Il Sentiero Nazionale d’Israele, (in ebraico: שביל ישראל, Shvil Yisra’el) è un percorso escursionistico che attraversa l’intero paese di Israele. La sua estremità settentrionale è a Dan, vicino al confine libanese nell’estremo nord del paese, e si estende fino a Eilat all’estremità più meridionale di Israele sul Mar Rosso, per una lunghezza totale di circa 1.015 km. È stato inaugurato nel 1995.

Il percorso è contrassegnato da tre strisce (bianca, blu e arancione), e richiede una media di circa 45-60 giorni per essere completato. Secondo il National Geographic, l’Israel National Trail è stato inserito fra i 20 sentieri più “epici” del mondo. Un percorso noto per i suoi paesaggi biblici così come per la possibilità di sperimentare la vita quotidiana della moderna Israele.

“La gioia del sentiero è incontrare gli israeliani che lo percorrono, e passare un po’ di tempo nei piccoli kibbutzim dove la gente locale accoglie gli escursionisti nelle loro case”. – National Geographic

Da gennaio 2016, l’intero Israel National Trail può essere esplorato su Google Street View.

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Un po’ di storia

Il sentiero nazionale d’Israele (abbreviato INT) nasce da un’idea di Avraham Tamir, giornalista ed escursionista che percorse l’Appalachian Trail alla fine degli anni ’70. Anche Ori Dvir, escursionista, educatore, nonché uno dei fondatori della Società per la protezione della natura in Israele (SPNI) ha contribuito alla nascita del Sentiero. L’INT, con i suoi 1000 chilometri di percorso, è oggi segnato, gestito e mantenuto dall’Israel Trails Committee che traccia e mantiene anche i 15.000 chilometri di sentieri in tutto Israele.

Inaugurazione
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Foto di צילום: אורן פלס, Oren Peles, CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=14674852

Il percorso fu ufficialmente inaugurato dall’allora presidente di Israele, Ezer Weizmann, nel 1994. Uno dei suoi scopi è di permettere agli israeliani di conoscere l’intera ampiezza del territorio in prima persona.

Deviazione

Da una parte lo sviluppo della Highway 6 (che comprometteva la sicurezza del cammino lungo la Green Line), dall’altra il desiderio di aggiungere  sezioni con vista sul mare, hanno portato nel 2003 a creare una deviazione che da Sharon conduce fino alla costa.

Statistiche

Secondo le statistiche compilate nel 2010, solo 4 escursionisti su 10 completano l’intero percorso. Per questo motivo, i progettisti hanno deciso di dividerlo in sezioni più piccole che possono essere percorse anche separatamente. Alcune sezioni possono essere completate in gite di un giorno o durante il fine settimana.

“La bellezza sublime della natura selvaggia del Medio Oriente”. – National geographic

Gli “angeli” del sentiero

Poiché la sezione meridionale del sentiero passa attraverso molte aree isolate, gli escursionisti devono portarsi dietro scorte di cibo e acqua, ma possono anche trovarle in alcuni punti designati. In alcuni casi, è possibile contattare alcune forniture per la consegna di cibo e acqua lungo il cammino.

Gli escursionisti possono anche chiedere aiuto agli angeli del sentiero. Per esempio, al Kibbutz Yagur, un soldato può ospitare nella sua casa gli escursionisti che hanno bisogno di un posto dove dormire; oppure un contadino nella foresta di Hadera può offrire alloggi dove dormire in cambio di una mattinata di lavoro.

Il Percorso del Sentiero Nazionale d’Israele

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Escursionisti sull’Israel Trail – By Yoav Dothan – Self-photographed, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=7322002

Il Sentiero Nazionale d’Israele è un percorso pedonale continuo. Attraversa tutto il paese di Israele e consiste per lo più in sentieri sterrati. Tuttavia, occasionalmente, include stradine tranquille o marciapiedi. È contrassegnato da marcatori a strisce bianco, blu e arancione, a volte dipinti su rocce e alberi, altre volte su cartelli e targhe. Il sentiero può essere percorso sia da nord a sud che viceversa. La direzione Nord-Sud è la più frequente, pertanto qui di seguito prenderemo in considerazione questa direzione.👇

Alta Galilea

L’inizio ufficiale del sentiero è nel Kibbutz Dan, situato dietro il Museo Beit Ussishkin. Si passa attraverso la riserva naturale di Tel Dan e il parco nazionale di Senir. Superando poi la città di Kiryat Shmona, ci si avvicina a Tel Hai, dove ci aspetta un memoriale dedicato a Joseph Trumpeldor.

Il sentiero in questa zona è sopraelevato, con vista sulla Hula Valley, (parte della Great Rift Valley). Più avanti, il sentiero raggiunge Nabi Yusha fort/Metzudat Koach, e poi il santuario di Al-Nabi Yusha’ (che significa profeta Joshua).

Il sentiero continua fino al monte Meron. Passa vicino a una formazione rocciosa conosciuta come la Sedia di Elia, e il sito archeologico di Khirbet Shema. Lungo il sentiero si possono vedere i tubi esposti del Vettore Nazionale dell’Acqua di Israele. Alla fine si arriva in un punto vicino alla città sopraelevata di Safed, ma senza entrarvi.

Bassa Galilea

A questo punto il percorso si avvia verso il mar di Galilea, fino alla città di Migdal. Poi sale brevemente sul monte Arbel, con vista sulle scogliere e sulle grotte naturali sottostanti. Da qui, ci si avvicina ai Corni di Hattin, dove ebbe luogo la battaglia di Hattin. Poco dopo, si passa per Tiberias, la città direttamente accanto al Mar di Galilea.

Il sentiero nazionale d’Israele si allontana poi dal Mar di Galilea e raggiunge il sito battesimale di Yardenit, fino al fiume Giordano. Si raggiungono poi (quelli che erano) i villaggi di Awlam e Sirin, così come il sito archeologico di Tel Rekhesh.

Il viaggio prosegue sul monte Tabor, sulla cui cima si trova la chiesa della Trasfigurazione. Dopo la discesa, il percorso sale di nuovo, sul monte Devora, in cima al quale si trova un monumento in occasione delle nozze d’argento della regina Elisabetta II e del principe Filippo. Poco dopo,  si deve attraversare la riserva naturale di Nazareth Iris.

Qui il percorso si avvicina, ma evita, la città di Nazareth, passando invece per Nof HaGalil (Nazareth Illit). All’uscita, passa per il sito archeologico di Sepphoris (Zippori). Poi si raggiungono le rovine di un mulino ad acqua, chiamate Tahanat Hanezirim.

Il monte Carmelo e la costa

A questo punto si raggiunge il Kibbutz Yagur, per poi entrare, con una salita molto ripida, nel Parco Nazionale del Monte Carmelo (o monte Carmel). Dopo aver attraversato il Carmelo, l’INT passa da Isfiya, e poi da numerose altre montagne. Scende poi alla grotta preistorica di Etzba, e passa per la colonia di artisti di Ein Hod.

Si procede ora verso sud, e dopo aver superato molte altre grotte preistoriche, si arriva alla città di Zikhron Ya’akov. Poco dopo, il percorso raggiunge un antico acquedotto romano, fino a toccare il Mar Mediterraneo, a Jisr az-Zarqa. Lungo la costa, per un brevissimo tratto, si percorre la località di Cesarea Maritima, dove ci sono le vaste rovine di un’antica città romana.

Andando più a sud, si entra nella città di Hadera. Poco più in là, bisogna attraversare il fiume Nahal Alexander, passando per l’omonimo parco nazionale. Subito nelle vicinanze si supera Hirbat Samara (rovine di un edificio usato dai doganieri ottomani). Successivamente, si sorpassa la città di Netanya, sulla costa, poi si attraversa il fiume Nahal Poleg.

Ancora più avanti, lungo la costa, l’INT passa per le rovine dell’antica città di Apollonia-Arsuf. Poco dopo, gli escursionisti possono raggiungere la Moschea di Sidna Ali, per poi arrivare alla città di Herzliya. Il percorso raggiunge poi Tel Aviv, da dove comincia a virare verso est, allontanandosi dalla costa.

By Yoav Dothan – Self-photographed, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8306451

Da Tel Aviv a Gerusalemme

Da Tel Aviv, una volta arrivati alla foce del fiume Yarkon, si deve seguire per un po’ il percorso del Parco Yarkon. Passando un fortino militare (Pillbox) dell’esercito britannico vicino ad una ferrovia, si raggiunge poi il Parco Nazionale delle Sorgenti di Yarkon. Si abbandona infine il fiume nei pressi della città di Rosh HaAyin.

Prossime tappe sono il mausoleo romano di Hirbat Mazor e dopo un breve tratto, il sito archeologico di Tel Hadid. Successivamente, si deve attraversare la foresta di Ben Shemen, per raggiungere poi le rovine romane di Hirbat Anava e Hirbat Ragav. Più a sud, il percorso prevede di raggiungere il monastero di Latrun, un vecchio castello crociato, e il villaggio di Neve Shalom.

Nel Parco Nazionale dei Monti Giudei si comincia a salire. Camminando lungo il crinale di Shayarot, la vista si apre sulla Highway 1, la strada principale che va da Tel Aviv a Gerusalemme. Il percorso segue Burma Road, una strada di fortuna usata durante l’assedio di Gerusalemme del 1948 dai soldati Palmach della Brigata Harel; ci sono molte postazioni militari lungo questa sezione. Poco dopo si passa dalla Grotta di Bnei Brit, un memoriale dedicato alle vittime dell’Olocausto.

Il cammino di Gerusalemme (Jerusalem Trail)

By Ori~ – Own work Original text: אני צילמתי, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5963128

Più a est, il percorso attraversa il villaggio di Sataf, e poi raggiunge il Nahal Sorek. Quindi si avvicina a Gerusalemme: da qui è consigliabile uscire dal Sentiero Nazionale d’Israele per camminare temporaneamente su un altro sentiero separato: il Jerusalem Trail (ebraico: שביל ירושלים, Shvil Yerushalaim, in italiano Sentiero di Gerusalemme).

Si tratta di un cammino che si percorre a piedi in circa due giorni e consente di visitare la città santa, estendendo quindi il Sentiero Nazionale d’Israele. La lunghezza del Jerusalem Trail è di circa 42 km.

Aperto al pubblico nel 2006, il cammino di Gerusalemme è quasi un circuito completo. Diventa un anello completo soprattutto se al termine si continuano a seguire i segnalatori del Sentiero Nazionale d’Israele.  I marcatori del cammino sono contraddistinti da una linea dorata tra due linee blu (vedi foto).

Il cammino combina luoghi culturali e storici con i parchi nazionali di Gerusalemme. Raggiunge molti musei, la Knesset, la Città di David, il mercato di Mahane Yehuda, Sataf e l’Università Ebraica di Gerusalemme.

Rientrando nell’Int, si procede fino a Yad Kennedy (un memoriale dedicato a John F. Kennedy), poi si raggiunge Hirbat Khanot, una vecchia sosta per viaggiatori.

Da Gerusalemme al Negev

Allontanandosi da Gerusalemme, l’INT sale fino ad Azekah, una rovina storica in cima a una collina. Proseguendo verso sud, si supera una collina, con le rovine di Tel Goded in cima. Proseguendo, il percorso conduce nel Parco Nazionale di Beit Guvrin. Prossima tappa l’antica città di Eleutheropolis/Beit Guvrin. Poi ci si avvicina a Tel Maresha, cioè le rovine di un’altra antica città. Più avanti, il percorso passa attraverso il sito archeologico di Tel Lachish.

A questo punto l’INT segue il fiume di Nahal Adora’im che si interrompe una volta raggiunte le rovine di Tel Keshet, e poi si attraversa Tel Nagila. Subito dopo ci si inoltra nella riserva naturale di Pura, seguendo il fiume di Nahal Shikma. Il punto successivo è la foresta di Lahav, quindi il kibbutz di Lahav; all’interno si trova il Centro Joe Alon e il Museo della Cultura Beduina. Appena usciti dal kibbutz si può raggiungere Hirbat Rimon.

La foresta seguente è quella di Yatir, (la più grande foresta di Israele). L’INT passa poi attraverso Amasa, e il Monte Amasa, (secondo punto più alto del percorso, a 859 m).

Dirigendosi verso est sull’altopiano di Arad, gli escursionisti raggiungono infine il sito archeologico di Tel Arad, per poi entrare nella stessa città di Arad.

Negev

Lasciando la città, il percorso continua verso il deserto del Negev. Passa sopra il monte Qina, e poi lungo il fiume di Nahal Kanfan. Molto più tardi, raggiunge il sito archeologico romano di Mezad Tamar. In direzione sud, c’è un punto di osservazione sul bordo del HaMakhtesh HaKatan, il primo dei tre Makhtesh (crateri) previsti dal percorso. Più tardi, il percorso passa attraverso Mezad Tzafir, un’antica roccaforte romana che faceva parte della Limes (frontiera). Segue per un breve tratto Nahal Hatira, lungo la quale si trova la cascata Hatira, la più alta cascata in Israele, passando poi per un’altra roccaforte romana, Meizad Yorkeam.

Successivamente, si sale sul monte Karbolet, si percorre il bordo meridionale crollato di HaMakhtesh HaGadol, e poi si raggiunge Nahal Afran. Si entra poi nella valle di Zin, per attraversare Nahal Zin. I punti di transito successivi sono la cima del monte Akev, la sorgente di Ein Akev e il fiume di Nahal Akev. Infine l’oasi di Ein Shaviv.

Più avanti, l’INT raggiunge Mezad Mahmal, un forte utilizzato per proteggere le rotte commerciali delle spezie. Poi entra nella città di Mizpe Ramon ai margini del Makhtesh Ramon (il più grande Makhtesh del mondo). A questo punto, il Sentiero Nazionale d’Israele conduce fino a Ein Saharonim, il punto “più basso” dell’intero percorso. Dopo aver lasciato il Makhtesh, si continua per l’antico caravanserraglio di Moa, e si attraversano i canyon Barak e Vardit. Si sorpassano quindi anche le dune di sabbia di Kasui, poi il Parco della Valle di Timna, con il Monte Timna e le Colonne di Salomone, incluse nella Valle di Timna.

Finalmente si raggiunge l’ultima tappa, Eilat, città che si affaccia sul Mar Rosso e destinazione finale del sentiero (nonché il suo punto più meridionale).

Riferimenti culturali

Il Sentiero nazionale d’Israele è presente in modo consistente nel romanzo del 2008 dell’autore israeliano David Grossman, (A un cerbiatto somiglia il mio amore). In quella storia la madre di un soldato israeliano s’incammina per il sentiero per distrarsi mentre suo figlio è impegnato in un’operazione militare. Puoi acquistare il libro nella nostra libreria👉 (la libreria di VCL).

Il sentiero in breve

  • Lunghezza 1.025 chilometri (636,9 miglia)
  • Fondato nel 1995
  • Stagione consigliata Inizio primavera
  • Mesi da novembre a maggio
  • Sito web http://www.israeltrail.net/

Segui il Sentiero Nazionale d’Israele, tappa dopo tappa, su Google Maps 👇🔍


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