Alla scoperta della panchina gigante di Andrate (in Piemonte)🔭 🛣️

panchina gigante di Andrate

Partiamo dall’Area Pic-nic di San Giacomo (Andrate), in un freddo gennaio, per intraprendere una piccola avventura seguendo lo spirito del viaggio lento: il nostro obiettivo è raggiungere il poggio panoramico dove è stata costruita la Panchina di Gigante di Andrate. La filosofia del viaggio lento ci invita a prenderci il tempo per apprezzare la bellezza della natura e del paesaggio intorno a noi, a goderci ogni singolo passo e a non avere fretta di raggiungere la meta. Un invito a lasciarsi trasportare dall’esperienza e dalla scoperta e a ritagliarsi un momento per se stessi.

Il percorso

Con questo spirito, iniziamo a salire a piedi lungo un panorama sempre più bello. Il percorso, adatto a tutti, è lungo circa un chilometro e mezzo, con una salita a tratti piuttosto ripida, ma non impossibile. Per chi lo volesse si può percorrere la strada asfaltata che allunga i tempi di percorrenza ma è più semplice. Nella strada asfaltata inoltre non ci sono veicoli (tranne quelli autorizzati che comunque appaiono raramente) e si può quindi percorrere in tutta tranquillità in bici. Anche il sentiero sterrato, in mezzo alla natura, è facile da seguire e adatto sia ai più piccoli che ai meno sportivi.  Se si comincia dall’area Picnic della chiesa di San Giacomo, la passeggiata dura circa 45 minuti, altrimenti circa due ore dal centro di Andrate. La vista che ci si apre davanti agli occhi, una volta arrivati in cima, è impagabile.

Ottima la segnaletica. A gennaio 2023, il percorso ci è sembrato ben segnalato! Difficile perdersi!

panchina gigante di Andrate

Durante la salita, ci siamo fermati spesso ad ammirare la natura lungo il sentiero e godere della pace e della tranquillità che cominciano a circondarci soprattutto non appena si supera il Pian dei cerbiatti. Qui ci prendiamo il tempo per prendere fiato ma notiamo anche il tappeto di foglie d’aghi delle conifere che attutisce i suoni e amplifica ancora di più il silenzio. L’itinerario è incantevole soprattutto in autunno quando i boschi di faggio si tingono di colori sgargianti, ma anche in inverno non è male, vista la favorevole esposizione soleggiata.

La panchina gigante di Andrate 🪑

La panchina gigante di Andrate si trova a circa 1600 metri di quota e, anche se non abbiamo proseguito oltre, sarebbe consigliabile, per chi avesse più tempo ed energie, continuare il percorso fino al rifugio del Mombarone. Il panorama che si apre davanti agli occhi è mozzafiato. L’area della panchina, ben tenuta, offre una vista stupenda sul Canavese, sulla Serra di Ivrea e oltre.

La panchina è la numero 155 delle cosiddette Panchine Giganti (Big Bench), ed è posizionata su un altura panoramica con l’alpe Pinalba alle spalle.  Lo spirito del “viaggio lento” ci invita a prenderci il tempo per apprezzare l’incredibile panorama dei laghi d’Ivrea, del lago di Viverone, dell’anfiteatro morenico e addirittura delle montagne Cuneesi, inclusa la cima del Monviso (che sembra quasi possibile toccare con le mani)! Una delle cose che ci ha colpiti di più, però, è stato il silenzio. Sono sempre più rari quei luoghi dove le orecchie possono “riposare” dal rumore di sottofondo del traffico, delle macchine, delle radio, degli aerei e della gente!

La panchina gigante di Andrate è un luogo perfetto per riposare o semplicemente riflettere, meditare. (Anche se il momento che noi abbiamo scelto per la visita, non è stato dei migliori, faceva molto freddo! 🥶 Ci torneremo sicuramente quest’estate).

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Guarda il percorso della Panchina Gigante di Andrate, dall’area Picnic di San Giacomo su GoogleMaps📍

IN BREVE

In definitiva questa è una passeggiata adatta a chiunque, anche se bisogna tenere a mente che è ripida e faticosa, soprattutto se non si è molto allenati. È da fare in qualsiasi stagione, e permette di godere di una vista impagabile. Controllate le condizioni del tempo e scegliete una bella giornata di sole (altrimenti il panorama sarà oscurato dalle nuvole!). Consigliamo di prendervi tutto il tempo necessario per godere di questa esperienza indimenticabile e di non considerare la panchina solo come una meta ma come una piccola avventura!

Quando è meglio visitare la panchina gigante di Andrate?

Si può visitare in tutte le stagioni. Meglio se in primavera o estate. Occorre scegliere però una bella giornata di sole per godere meglio del panorama.

Quanto è lungo il percorso?

Se si parte dal parco giochi di Andrate la durata della salita è di circa 2 ore + altre 2 ore per il ritorno. Il consiglio è di raggiungere con la macchina l’area Picnic della chiesa di San Giacomo, dove ci sono parcheggi per le automobili e panchine e tavoli per il pic-nic e la sosta. Dall’area Picnic di San Giacomo il percorso fino alla Panchina Gigante dura circa 30-45 minuti a seconda del proprio allenamento.

È possibile visitare la panchina gigante di Andrate in bici?

Sì, c’è un apposita strada asfaltata che le auto private non possono percorrere.

Cosa portarsi dietro ❓

Se volete intraprendere questo cammino in primavera o estate è bene portarsi dietro delle borracce piene d’acqua (perché non ci sono né fontane, né bar né servizi vicino alla panchina). Inoltre consigliamo anche il pranzo al sacco: in questo modo ci si può fermare a mangiare e godersi il panorama in pace. D’inverno, invece, fa molto freddo, quindi ci si può fermare per meno tempo (dipende molto dalla qualità del vostro abbigliamento!).

Cosa sono le Panchine Giganti?

Clicca sul link qui sopra per leggere l’articolo sulle Big Bench.

Galleria fotografica:


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2 Commenti

  1. Buongiorno, sono Giancarlo, volevo solo precisare che,io e mia moglie, piace la montagna ma ci riteniamo dei montanari mediocri, quindi volevo dire che nelle vicinanze dell’area Pic nic c’è una fontana (non c’è nessun cartello, presumo sia potabile), l’asfalto che và alla panchina ha delle pendenze importanti.

  2. Quando sono andato ho incontrato una coppia di anziani, e persino una famiglia con persona disabile. Il percorso non è una passeggiata ma con un po’ di fatica ci si arriva. Al limite uno può sempre percorrere la stradina di cemento, percorso più lungo ma più comodo.

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