I monasteri di Meteora, patrimonio dell’UNESCO 🇬🇷 🏛️

- foto di Marina GR (Pexels)

La storia di Meteora e i suoi monasteri

I monasteri di Meteora – Nella Grecia centrale, in particolare nella parte nord-occidentale della Tessaglia tra nord-est di Chasia e ovest di Pindos, dove finisce la pianura della Tessaglia, si innalzano delle rocce gigantesche che creano uno spettacolo unico al mondo. Non esistono riferimenti a queste rocce, né nella mitologia né in documenti storici greci. Gli storici e i geologi hanno cominciato a interessarsi alla creazione di queste rocce soltanto circa 1000 anni fa, esprimendo diverse teorie.

Geologia della regione di Meteora

La teoria dominante è quella del geologo tedesco Philipson, che venne in Grecia alla fine del 19° secolo. Secondo la sua teoria, un grande fiume aveva il suo estuario in questa zona rimasta coperta per milioni di anni da una parte stretta e profonda del mare. Le acque del fiume depositano sedimenti, pietre e, in generale, diversi materiali che vengono trasferiti dalle parti settentrionali dell’Europa centrale primordiale nell’estuario. Come risultato, si formano coni deltaici a seguito dell’accumulo di questi materiali.

25-30 milioni di anni fa, dopo alcuni cambiamenti geologici avvenuti nel corso dei secoli, la parte centrale dell’Europa di oggi si è alzata. È così che si è creata l’apertura di Tempi, con il conseguente deflusso delle acque nell’attuale mare Egeo e l’emergere della pianura di Tessaglia. Durante il periodo terziario, al tempo delle orogenesi alpine, i volumi solidi delle “rocce” sono stati tagliati dalla catena montuosa di Pindos e nel corso dei secoli si è formata la pianura del fiume Pinios tra di loro.

Nel corso di milioni di anni, queste rocce hanno assunto la loro forma attuale come risultato della continua corrosione del vento e della pioggia, nonché di altri cambiamenti geologici. Nelle cavità, fenditure e picchi delle rocce, la gente di quel posto ha trovato protezione dalle incursioni di vari conquistatori e di coloro che passavano dalla zona. Inoltre, diversi eremiti e anacoreti hanno trovato riparo in queste rocce, cercando pace e tranquillità, associata alla perfezione cristiana, mentre pregavano.

La costruzione dei monasteri di Meteora

All’inizio, gli eremiti erano isolati e pregavano in piccole cappelle chiamate “prosefhadia” (in greco significa “luoghi di preghiera”), non solo per la loro salvezza e quella dell’umanità. La loro vita era semplice e i loro compiti faticosi. Non si conosce esattamente il momento in cui le persone hanno cominciato ad abitare sulle rocce, ma secondo i testi esistenti, il monachesimo era già piuttosto organizzato quando ha cominciato a insediarsi. Secondo gli studiosi bizantini, i primi eremiti devono aver trovato rifugio nelle rocce alla fine del primo millennio. Secondo alcune informazioni, Barnabas è stato il primo eremita: insediatosi intorno al 950-970 d.C. ha fondato il monastero dello Spirito Santo seguito dalla fondazione del monastero della Trasfigurazione di Gesù dal monaco Andronikos dalla Creta all’inizio del 1000 d.C. Più tardi, intorno al 1150-1160 d.C., è stato fondato il Monastero di Stagoi o Doupiani.

Oltre ai monasteri sopracitati, ce ne erano anche altri in diverse cavità intorno alla roccia di Doupiani, dello Spirito Santo e della roccia di “Sourloti”. All’inizio del XII secolo, nella zona delle Meteore, si formò un piccolo stato ascetico con la chiesa della Madre di Dio come centro di culto. Questa chiesa formò il “Kyriako” (chiesa o tempio) o il “Protato” (il primo posto) che esiste ancora oggi nella parte settentrionale della roccia di Doupiani.

Gli eremiti si riunivano in questa piccola chiesa per eseguire il loro culto comune, discutere i diversi problemi che li riguardavano e chiedere aiuto agli altri eremiti per svolgere il duro lavoro. Il leader del monastero di Doupiani o di Stagoi aveva il titolo di “primo” e quello “sotto la guida” del Monastero della Madre di Dio di Doupiani.

Quasi 200 anni dopo, nel mezzo del XIV secolo (1340-1350 d.C.), fu fondato il Santo Monastero della Trasfigurazione di Gesù sulla montagna da Sant’Athanasios, che diede il nome di Meteoro (letteralmente “in mezzo all’aria”) alla grande roccia e, da allora, tutte le rocce portano questo nome. In seguito, i monaci costruirono scale e ponti di legno e pietra per raggiungere i monasteri, rendendo possibile l’accesso alle rocce.

I monasteri di Meteora, oggi 🕌 🛕 🕍 ⛩

Un tempo esistevano ben 24 monasteri. Di attivi ne restano solo 6. Oggi, le Meteore sono una destinazione turistica molto popolare, attirando viaggiatori da tutto il mondo per ammirare le imponenti rocce e i monasteri costruiti su di esse. Nonostante l’aumento del turismo, l’area mantiene ancora un’atmosfera di pace e spiritualità, trasmettendo un senso di storia e mistero. Alcuni monasteri sono maschili, altri femminili, ma possono essere visitati da tutti i turisti, indipendentemente dal loro genere.

Importante ❗

Se volete visitare le chiese e i luoghi sacri di Meteora dovrete vestirvi in modo decoroso. È sufficiente un foulard o un pareo per coprire le spalle e le ginocchia. È stato spesso negato l’accesso a molti turisti che si sono presentati con vestiti inappropriati.

Il Monastero della Trasfigurazione di Gesù o il Grande Meteoro

Il Monastero della Trasfigurazione di Gesù o il Grande Meteoro è stato fondato nel mezzo del XIV secolo da Sant’Athanasios il Meteorite (primo proprietario e organizzatore del coenobium monastico) sulla più grande roccia. Il suo successore e secondo proprietario del Santo Monastero è stato il monaco Sant’Ioasaf, ex “re” Ouresis Giovanni, figlio del “re” serbo-greco Simeone Ouresis Paleologos che risiedeva a Trikala.

Nel santuario della cattedrale ci sono importanti affreschi della scuola macedone e gli affreschi notevoli della chiesa principale e del nartece si ritiene siano stati creati da Georgie, allievo di Teofanous il Cretese. Nel Santo Monastero ci sono le cappelle della Madre di Dio (Vergine Maria della Pietra Meteorica), di San Giovanni Battista, di San Costantino ed Elena e di San Nectario (più recenti). Gli edifici più importanti sono il Centro (cucina), la Casa degli Anziani, la “trapeza” (sala da pranzo) e altri. Nel Santo Monastero del Grande Meteoro c’è una notevole collezione ricca di manoscritti, icone e reliquie sacre. Si tratta di un monastero maschile.

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Il Monastero di Varlaam

Il Monastero di Varlaam si trova di fronte al Grande Meteoro. È stato fondato da un eremita di nome Varlaam nel XIV secolo e poi ristrutturato dai fratelli Theophanis e Nektarios Apsaras di Ioannina. La cattedrale del monastero onora tutti i santi ed è stata costruita dai fratelli monaci Theophanis e Nektarios tra il 1541 e il 1544. Gli affreschi della cattedrale sono stati principalmente creati da Fragos Katelanos di Tebe. C’è anche la cappella dei Tre Gerarchi costruita sulla prima piccola chiesa costruita dall’eremita Varlaam. Ci sono importanti costruzioni come l’antica sala da pranzo, la cucina e la casa per gli anziani. Inoltre, nel monastero c’è una notevole collezione di manoscritti, icone e reliquie sacre. Si tratta di un monastero maschile.

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Il Monastero di Santo Stefano

Il Monastero di Santo Stefano è stato fondato nel 15° secolo da Anthony e Philotheos, che lo ristrutturò nel 16° secolo. Nel 1798 fu costruita la chiesa attuale dedicata a San Charalambos, dove si conserva un cranio sacro e miracoloso. Nel Monastero c’è anche una grande collezione di manoscritti, icone e reliquie sacre in una vecchia sala da pranzo trasformata in museo. Si tratta di un monastero femminile.

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Il Monastero Aghia Triada

Il Monastero Aghia Triada (o della Santissima Trinità) è uno dei monasteri più impressionanti delle Meteore. Esiste dal 1362 ed è un monastero ben organizzato. La chiesa principale è stata costruita tra il 1456 e il 1476 e i dipinti murali attuali sono stati creati dai fratelli Anthony e Nicolas nel 1741. C’è anche una cappella di San Giovanni Battista all’interno di una roccia scolpita con dipinti murali importanti risalenti al 1682. I manoscritti del Monastero della Santissima Trinità sono conservati nella sacrestia del Monastero di San Stefano.

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Il Monastero di Roussano

Il Monastero di Roussano  era originariamente un monastero maschile, ma ora è femminile. È stato costruito tra il XIV e il XV secolo dai primi proprietari/i, ma ha preso la sua forma attuale all’inizio del XVI secolo per opera dei fratelli Ioasaf e Maxim da Ioannina. La chiesa è dedicata alla Trasfigurazione di Gesù e si celebra anche la memoria di Santa Barbara il 4 dicembre. I freschi sono notevoli e sono stati creati da un hagiografo sconosciuto influenzato dalla scuola cretese sotto la guida del monaco Arsenios, forse da Georgie, studente di Teofane da Creta

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Il Monastero di San Nicola Anapafsas

Il Monastero di San Nicola Anapafsas è il primo monastero sulla sinistra andando verso le Meteore. Probabilmente è stato fondato all’inizio o a metà del XIV secolo. La chiesa principale è stata costruita sotto la guida del vescovo di Larisa San Dionigi il Misericordioso e del monaco Nikanoras. Nel 1527, la decorazione della chiesa è stata completata da Theophanis il Cretese, uno dei più importanti pittori dell’ortodossia. Le pitture mostrano un’eccezionale perfezione nella progettazione delle figure e una riproduzione cromatica eccellente. Inoltre, nel monastero c’è la cappella di San Antonio dove sono rimaste tracce di pitture del XIV secolo. I pochi manoscritti del monastero sono conservati nella sacrestia del Monastero di San Stefano. Si tratta di un monastero maschile.

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Organizzare un viaggio lento a Meteora 🌌


Come si possono visitare i monasteri di Meteora?

Per visitare i Monasteri delle Meteore in Grecia, bisogna raggiungere la città di Kalambaka. Si può arrivare facilmente in bus o autostop sia da Atene che da Salonicco oppure Ioannina. I monasteri sono raggiungibili in macchina o pullman, ma anche a piedi, tramite scalinate e ponti (bisogna avere un minimo di allenamento per affrontare le salite e l’altezza). Se vi piacciono le avventure a piedi vi consigliamo di dare un’occhiata alla rete dei sentieri sterrati di Meteora (qui sotto). Si tratta di sentieri che potrete percorrere e “personalizzare” a seconda delle vostre preferenze ed energie.

Per visitare tutti i monasteri ci vogliono almeno due giornate, e gli orari dei monasteri possono variare (consigliamo di consultare i siti ufficiali dei monasteri). Uno dei consigli più importanti è portarsi sempre dietro da bere e un asciugamano (soprattutto d’estate), una giacca a vento o un poncho per proteggersi dalla pioggia (nei mesi invernali o primaverili). Nei mesi estivi (luglio-agosto) può far davvero molto caldo. Nei monasteri troverete delle fontane dove scorre acqua potabile, ma la salita può essere davvero faticosa per via del sole cocente e le alte temperature.

La rete dei sentieri di Meteora

Per personalizzare le vostre escursioni presso Meteora vi consigliamo di utilizzare le mappe mostrate su questo sito web.

Vicino alle Meteore ci sono molte altre cose da fare e da vedere. Googlemap vi consiglia diversi punti panoramici dove potrete scattare delle foto molto interessanti. Nella cittadina di Kalambaka ci sono diverse taverne (ristoranti) che offrono gustosissimi piatti tipici della zona come Yamas o la taverna To Paramithi. Lasciando Kalambaka si possono raggiungere città turistiche come Salonicco o la Penisola Calcidica. Potete abbinare la visita alle Meteore con quelle di Delfi, Atene e la Grecia Classica nella Penisola del Peloponneso.


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